| 
		   
		  Cos'è un impianto fotovoltaico
		   
		  
		  
		  
Nuova pagina 1
Un impianto fotovoltaico è 
costituito dai moduli, dalle strutture di sostegno e dagli elementi accessori 
necessari per la gestione dell'energia prodotta. L’ingombro è dovuto 
prevalentemente ai moduli, alle loro strutture di sostegno e alle batterie nel 
caso di impianti a isola. 
  
Moduli
Attualmente la 
tecnologia dei moduli fotovoltaici è basata principalmente sul silicio. Esistono 
principalmente due categorie di moduli, quella basata sul silicio cristallino (monocristallino 
e policristallino) e quella basata sul silicio amorfo (film sottile). Ad oggi la 
resa dei moduli in silicio cristallino è migliore ma con l'evoluzione 
tecnologica i moduli in silicio amorfo stanno velocemente migliorando. Inoltre è 
possibile costruire moduli in amorfo con interessanti caratteristiche meccaniche, 
quali per esempio la flessibilità, che li rendono facilmente integrabili in 
architettura. 
lle nostre latitudini 
i moduli fotovoltaici danno il massimo rendimento se disposti su una superficie 
libera da ombre, orientati a SUD con una inclinazione di circa 30°. 
 
In queste condizioni, 
in Italia, la producibilità annua per kWp è indicativamente: 
	- 
	
	
	1100 kWh/anno a 
	nord  
	- 
	
	
	1300 kWh/anno al 
	centro  
	- 
	
	
	1500 kWh/anno al 
	sud  
 
  
A titolo di esempio 
sono riportati i valori medi della radiazione giornaliera media mensile per 
alcune città italiane (fonte ENEA), l'unità di misura usata è il MJ/m² : 
  
	
		
		
		
		
	
	
		| 
		 Comune  | 
		
		 gen  | 
		
		 feb  | 
		
		 mar  | 
		
		 apr  | 
		
		 mag  | 
		
		 giu  | 
		
		 lug  | 
		
		 ago  | 
		
		 set  | 
		
		 ott  | 
		
		 nov  | 
		
		 dic  | 
	 
	
		| 
		 Aosta  | 
		
		 3,6  | 
		
		 6,2  | 
		
		 11,8  | 
		
		 16,0  | 
		
		 19,4  | 
		
		 21,8  | 
		
		 21,5  | 
		
		 18,2  | 
		
		 13,6  | 
		
		 9,4  | 
		
		 5,4  | 
		
		 3,6  | 
	 
	
		| 
		 Roma  | 
		
		 6,9  | 
		
		 9,4  | 
		
		 14,2  | 
		
		 17,7  | 
		
		 21,9  | 
		
		 23,6  | 
		
		 23,7  | 
		
		 20,6  | 
		
		 15,8  | 
		
		 11,4  | 
		
		 7,6  | 
		
		 5,7  | 
	 
	
		| 
		 Palermo  | 
		
		 8,0  | 
		
		 11,0  | 
		
		 15,4  | 
		
		 19,1  | 
		
		 22,7  | 
		
		 24,2  | 
		
		 24,3  | 
		
		 21,3  | 
		
		 16,9  | 
		
		 12,9  | 
		
		 8,7  | 
		
		 7,3  | 
	 
 
  
Con le tecnologie 
attuali 1kWp di moduli occupa una superficie compresa tra circa 9 
m2, 
se installato su tetto inclinato (con i moduli paralleli al tetto) e 14m2 
se installato con strutture di sostegno fisse su superficie piana. Gli sviluppi 
tecnologici sono comunque orientati ad aumentare il rendimento di conversione 
dei moduli e quindi a diminuire la superficie occupata. 
 
 
  
Strutture di sostegno 
Esiste in commercio 
una grande varietà di strutture di sostegno pensate per adattarsi a qualunque 
tipo di installazione: su tetti piani, su tetti inclinati, sul terreno ecc... si 
può comunque fare una distinzione in tre grandi categorie: 
Le strutture fisse 
sono le più semplici ed economiche, sia dal punto di vista costruttivo che 
manutentivo. Esse vanno progettate in modo da esporre i moduli per il massimo 
rendimento, cioè a sud e con un angolo di inclinazione di 30°. 
  
  
Inverter
I moduli producono 
corrente continua (cc) quindi per poter fornire energia alle utenze (elettrodomestici, 
illuminazione, ecc...) è necessario effettuare una conversione da corrente 
continua (cc) a corrente alternata (ac) mediante dispositivi chiamati inverter.
 
Le dimensioni variano 
dai piccoli inverter per basse potenze alle cabine per grandi centrali 
fotovoltaiche. 
Generalmente gli 
impianti di potenza inferiore ai 50kWp vengono allacciati alla rete di bassa 
tensione (BT), per potenze superiori è richiesto invece l'allacciamento alla 
rete di media tensione (MT). 
  
L'impianto è 
completato dai sistemi di protezione, dai quadri in corrente continua e 
alternata e dal contatore di energia. I 
principali fattori da considerare nel dimensionamento dell'impianto sono: 
budget, ingombro ed energia assorbita dalle utenze. In fase di progettazione 
inoltre bisogna considerare la modalità di immissione che si concorderà con il 
gestore di rete, in modo da massimizzare i vantaggi economici derivanti 
dall'esercizio dell'impianto. 
  
  
		  
		   
		  
		  
		  
		   
		  
		     3/8   
		  
		  
		   
		  
		   
		 |