03_5 L'interruttore differenziale
ell’interruttore
differenziale [IT1]
[EN1]
[EN2]
le Norme riportano la seguente definizione:
“dispositivo meccanico destinato a connettere e a
disconnettere un circuito all’alimentazione, mediante
operazione manuale, e ad aprire il circuito automaticamente quando la
corrente differenziale supera un valore
predeterminato”. Con il
verificarsi di un guasto verso terra la somma vettoriale
delle correnti, che in un circuito in condizioni normali è
nulla, da un risultato diverso da zero. L’interruttore
differenziale è un dispositivo sensibile a questa corrente
(corrente differenziale) e interviene, aprendo automaticamente il
circuito, quando viene superato un valore prestabilito.
In
figura è
schematizzato il principio di funzionamento di un interruttore
differenziale monofase. Lo sganciatore differenziale è
composto
essenzialmente da un nucleo magnetico toroidale (circuito magnetico di
materiale ferromagnetico di forma toroidale) su cui sono avvolte due
bobine, che vengono collegate in serie con la linea da proteggere, e da
una bobina di rilevazione differenziale (B) che agisce
sull’organo di comando . Le due bobine sono avvolte
in modo
che le forze magnetomotrici da esse prodotte, quando in
condizioni normali sono attraversate dalla stessa corrente, siano
uguali ed opposte, tali quindi da produrre una forza magnetomotrice
risultante nulla. Non si avrà perciò
alcun effetto
magnetico e il relè di sgancio (S) non
interverrà.
Se l’isolamento dell’utilizzatore protetto dal
dispositivo
cede, una corrente di guasto Ig viene
convogliata verso terra e le correnti che circoleranno
attraverso le due bobine non saranno più uguali provocando
una corrente differenziale ID=I1-I2.
La forza magnetomotrice risultante non sarà più
nulla e la variabilità del flusso nel tempo
indurrà nella bobina differenziale una forza
elettromotrice che farà circolare la corrente I1.
Tale corrente andrà ad interessare l’organo di
comando dello sganciatore differenziale provocando l’apertura
del circuito guasto se la corrente differenziale supera il valore di
soglia.
In un
sistema trifase senza neutro la somma vettoriale delle tre
correnti in assenza di guasto verso terra, anche in presenza di carichi
squilibrati è sempre uguale a zero. Il dispositivo
differenziale trifase è sensibile alla somma vettoriale
delle tre correnti e interviene per un guasto a terra quando viene
superata dalla corrente differenziale la soglia d’intervento
dello sganciatore.
Nei sistemi
trifase con neutro la somma vettoriale delle tre correnti è
uguale ed opposta a quella che circola sul neutro e quindi la somma
delle quattro correnti è sempre uguale a zero;
l’interruttore differenziale anche in questo caso interviene
solo in caso di guasto a terra.
L’interruttore
differenziale deve essere munito di un tasto di prova con una corrente
di prova che secondo le norme può essere al massimo 2,5IDn.
La prova eseguibile con questo tasto intende verificare che
il rivelatore differenziale e il dispositivo di sgancio siano
ancora in grado di segnalare una corrente differenziale e di
interrompere il circuito. Questa però è una prova
che non permette di stabilire se è rispettata la
caratteristica di intervento dell’interruttore differenziale
(questa verifica deve essere effettuata mediante appositi strumenti). I
costruttori in ogni caso consigliano di provare gli
interruttori differenziali col tasto di prova almeno una volta al mese
perché si è notato che la percentuale di guasti
dei dispositivi così provati si riduce rispetto a quelli non
provati con questa frequenza.