3.2 La massa di un apparecchi elettrico
03_2 La massa di un apparecchi elettrico
Si
definiscono masse [IT1]
[ES1]
tutte le
parti conduttrici, facenti parte di componenti elettrici e che possono
essere toccate, che non sono in tensione in condizioni normali
d'isolamento, ma possono andare in tensione in caso di guasto, con il
cedimento dell'isolamento principale.
Esempi tipici di masse sono le carcasse dei motori e gli involucri
metallici degli apparecchi
di classe 0 e I, mentre quelli dei
componenti di classe II
non sono masse perché non vanno in
tensione se cede
il solo isolamento principale, essendoci
anche
quello supplementare.
È bene precisare che la possibilità di toccare le
masse
va intesa in senso lato; per esempio l'involucro estemo di una lampada
per l'illuminazione stradale posta su un sostegno è una
massa
perché può essere toccata mediante una scala.
La norma precisa che non è da intendere come massa una parte
conduttrice che può andare in tensione solo
perché
è in contatto con una massa. È questo, per
esempio, il
caso di cavi contenuti in tubi, poggiati su una passerella metallica.
La passerella non è una massa perché se il tubo
è
metallico è esso stesso una massa, e quindi le parti a
contatto
con esso non lo sono; se invece il tubo è isolante
costituisce
un doppio isolamento
e, nel caso di cedimento dell'isolamento
principale, la passerella non va in tensione.
Nel caso in cui l'involucro metallico sia ricoperto di vernici e simili
è ancora da considerare massa se va in tensione in caso di
cedimento dell'isolamento principale; infatti lo strato protettivo non
è, in generale, idoneo a garantire la sicurezza delle
persone.
Il contatto indiretto è quindi quello di una persona con una
massa, oppure con una parte conduttrice in contatto con una massa,
durante un guasto che interessi l'isolamento principale.
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