Pericoli elettrici di Dario Sabato (dariosabato@fastwebnet.it), Emanuele Leone (emanuele.leone@inwind.it), Giuseppe Gilardi (gilgiuseppe@yahoo.it)

2.2 Tetanizzazione dei muscoli

03_1 La tetanizzazione dei muscoli La tetanizzazione dei muscoli [IT1] [EN1] consiste nella contrazione involontaria dei muscoli interessati al passaggio della corrente, non più comandati dagli impulsi elettrici fisiologici.
Nella forma più grave non consente all'interessato di staccarsi dalla parte in tensione, prolungando quindi il contatto e producendo effetti ancora più dannosi.

II massimo valore di corrente al quale una persona può ancora lasciare la presa usando i muscoli direttamente stimolati è chiamato corrente di rilascio.

L'esperienza ha dimostrato che una persona può sopportare, senza conseguenze deleterie, di essere sottoposta ripetutamente alla sua corrente di rilascio, almeno per il tempo necessario a staccarsi dal contatto. Da esperimenti condotti con corrente alternata sinusoidale a 50/60 Hz si è visto che il 50% delle persone costituenti il campione in prova riesce a staccarsi dal contatto per valori efficaci circa pari a 16 mA per gli uomini e 11 mA per le donne.

La pubblicazione CEI 64 sugli effetti della corrente attraverso il corpo umano definisce soglia di rilascio il massimo valore di corrente a cui una persona può lasciare gli elettrodi con i quali è in contatto.
La soglia di rilascio dipende da vari parametri, come l'area di contatto, la forma o la dimensione degli elettrodi, le caratteristiche fisiologiche dell'individuo, la forma d'onda e la frequenza della corrente.
Nel caso di corrente alternata a 50/60 Hz viene assunto come soglia di rilascio un valore di massima pari a 10 mA.
Al variare della frequenza il valore della soglia di rilascio presenta una zona di minimo tra 10 Hz e 100 Hz; per frequenze superiori aumenta notevolmente. Per esempio a 10 kHz il relativo fattore di frequenza è circa uguale a 5 e quindi il valore di soglia diventa 50 mA, risultato che conferma la minore pericolosità delle correnti a frequenza elevata.
Nel caso di corrente continua è più difficile parlare di soglia di rilascio; fino a correnti di circa 300 mA i dolori e le contrazioni muscolari sono provocati solo dallo stabilirsi e dall'interrompersi della corrente e non dalla sua conduzione. Per valori approssimativamente superiori a 300 mA il rilascio può diventare impossibile o possibile solo dopo parecchio tempo, anche dell'ordine dei minuti.
Dato il maggior valore del limite indicato rispetto alla soglia di 10 mA, resta confermata la minore pericolosità della corrente continua rispetto a quella alternata a 50/60 Hz.

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Edurete.org Roberto Trinchero