1. Concetto di sicurezza elettrica
01 concetto sicurezza
Cosa
è la sicurezza elettrica [IT1]
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Per parlare di sicurezza occorre precisare innanzitutto qual
è
l'oggetto che si vuole rendere sicuro e nei confronti di quale evento.
Nel campo dei dispositivi e degli impianti elettrici gli oggetti
possono essere i componenti degli stessi impianti oppure le persone,
gli edifici ecc, e gli eventi possono essere diversi. Un importante
aspetto è costituito dalla sicurezza delle persone nei
riguardi
del pericolo di fulminazione elettrica a causa di un contatto con parti
in tensione. È da considerare però che questo non
è l'unico aspetto della sicurezza delle persone nei riguardi
dell'utilizzazione di energia elettrica; è evidente che un
incendio innescato da cause elettriche può comportare
pericolo
per le persone, in modo altrettanto grave del contatto elettrico.
Si consideri un insieme di N
componenti dello stesso tipo e caratteristiche, per i quali
è
possibile che si verifichi un determinato guasto che, a sua volta,
produca un incidente; dopo un certo tempo t di funzionamento vi
sarà un numero n
di oggetti per i quali tale guasto non si sarà verificato.
Si definisce sicurezza
S di uno
qualunque dei componenti, nei riguardi dell'evento sfavorevole
provocato da quel guasto, il rapporto:
S = n / N
II valore di S
dipende dal tempo di esposizione al rischio. All'aumentare del
valore del tempo di esposizione al rischio il numero di oggetti n
che non hanno subito guasti diminuiscono, per cui si riduce anche il
valore della sicurezza.
Da
che fattori dipende la sicurezza
Per
fissare le idee si consideri come esempio la sicurezza dell'impianto
frenante di un autoveicolo nei riguardi di un guasto tale da rendere
inefficace la frenata. Se su 100 autoveicoli uguali» dopo un
certo tempo di funzionamento, 80 non hanno avuto il guasto,
la
sicurezza dell'impianto frenante nei riguardi dell'evento sfavorevole
considerato è pari a 0,8, ossia 80%. È evidente
che
ripetendo la rilevazione dopo un tempo maggiore, il numero di
autoveicoli che non hanno avuto il guasto sarà diminuito,
a quindi anche la sicurezza.
L'esempio precedente consente anche di capire che la sicurezza deve
essere riferita a condizioni prestabilite: se, infatti, sull'impianto
frenante non viene eseguita la necessaria manutenzione, la sicurezza
diminuisce. In generale le condizioni prestabilite sono:
- condizioni d'impiego e d'installazione che devono essere
quelle
specificate dal costruttore dell'apparecchiatura e conformi alle norme
relative all'apparecchio in questione;
- condizioni di manutenzione per le apparecchiature che la
prevedono,
Pericolo
e sicurezza
Per come è stata definita, la sicurezza rappresenta la
probabilità che non si verifichi un evento sfavorevole entro
un
determinato tempo, per cui il fattore 1-S può
essere
considerato come il valore dell'insicurezza detto pericolo, ossia la
probabilità che l'evento si verifichi.
Concetto
di rischio
Un guasto contro la
sicurezza può, probabilmente, comportare un danno di
entità d,
però non è detto che il danno si
verifichi. Si supponga infatti che in un apparecchio elettrico ceda
l'isolamento, cosicché la carcassa esterna vada in tensione;
se
nessuna persona può toccare tale carcassa, in quanto posta
in
una zona poco accessibile, la probabilità che si verifichi
il
danno è limitata.
Indicando con k
la probabilità che si abbia il danno in presenza
del guasto e con d
l'entità del danno stesso, il prodotto
r = (l-S) k d
rappresenta il valore del rischio associato all'incidente, mentre il
fattore k d
è il danno probabile. L'unità di misura di r
è la stessa di quella di d, essendo S e k
adimensionati.
Se la sicurezza è nulla, il valore del rischio dipende solo
dai
valori della probabilità ed entità del danno;
è
quello che succede, per esempio, quando un conduttore nudo a tensione
pericolosa attraversa un ambiente. A parità di k e di d, il
rischio è massimo.
A parità di sicurezza, il rischio è maggiore
all'aumentare della probabilità ed entità del
danno. Per
esempio, un ambiente molto affollato, come una scuola o un locale di
pubblico spettacolo, è definibile a maggior rischio in caso
d'incendio proprio per la maggiore entità del
danno in caso di evento sfavorevole. Altro esempio è quello
relativo all'interruzione dell'alimentazione elettrica: la
probabilità che si verifichi un danno in seguito a questo
evento sfavorevole è molto minore in un'abitazione rispetto
a un ospedale con pazienti collegati ad apparecchiature elettriche e
anche l'entità del
danno è minore.
In base agli esempi precedenti si deduce che, per diminuire il rischio
nei casi di maggior danno probabile, occorre aumentare la sicurezza.
Quando S = 1 il rischio è sempre nullo, qualunque sia il
valore del danno probabile. Questa è una condizione solo
teorica, in quanto non esiste la sicurezza assoluta. In enetti si
può dire che, in presenza di elevati valori di sicurezza,
è possibile accettare alti valori del danno probabile senza
elevare troppo il valore del rischio.
La sicurezza è minore nei sistemi serie, quelli in cui basta
che si verifichi il guasto su un componente per determinare la
situazione di pericolo; in questo caso la sicurezza complessiva
è minore di quella del componente meno sicuro.
Invece nei sistemi parallelo, perché l'evento sfavorevole si
determini devono contemporaneamente cedere tutti i componenti, e la
sicurezza complessiva è maggiore di quella del componente
più sicuro.
Differenza
tra affidabilità e sicurezza
Occorre anche distinguere tra la sicurezza
e affidabilità, pur se hanno definizioni simili; la
prima fa riferimento ai guasti che rendono un componente una
condizione di pericolo, mentre la seconda fa riferimento a quelli che
impediscono all'apparecchiatura di funzionare nel modo dovuto. Per
esempio, la rottura di un cuscinetto in un motore elettrico
è un guasto contro l'affidabilità e non influisce
sulla sicurezza relativa alla possibilità di fulminazioni
elettriche toccando le parti esteme del motore; invece la presenza di
morsetti scoperti è un guasto solo contro la sicurezza, non
impedendo al motore di funzionare correttamente. Infine, la rottura
dell'isolamento di una fase è un guasto contro
l'affidabilità e la sicurezza.
Concetto
di sicurezza accettabile
Un danno può verificarsi per cause di natura sconosciuta o
non prevedibili (cause di forza maggiore) oppure a causa di un rischio
previsto e ritenuto accettabile o per il fallimento delle misure di
protezione adottate (cause fortuite). Poiché non
è tecnicamente ed economicamente possibile ridurre il
rischio a zero occorre definire un “livello di sicurezza
accettabile”
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