Le energie rinnovabili.
Vengono
definite rinnovabili quelle fonti energetiche che il pianeta
fornisce senza alterare i propri bilanci energetici e senza intaccare
le
risorse.
Il
bilancio energetico della Terra è
l'equazione che uguaglia il flusso di energia radiante proveniente dal
sole a
quello della energia radiante riemessa dalla Terra più
quella prodotta dalle
attività endogene e dall'uomo (combustione); da tale
bilancio deriva la temperatura
media del pianeta.
In questa definizione possono essere
comprese l'energia solare
(fotovoltaico
[I1]
[E1]
[F1]
[ES1],
solare
termico [I2]
[E2]
[F2]
[ES2]: radiazione
proveniente dal sole), quella idraulica
[I3]
[E3]
[F3]
[ES3]
(alimentata
dal ciclo idrico e dalle maree), quella eolica [I4]
[E4]
[F4]
[ES4]
(alimentata
dai
venti) e quella geotermica
[I5]
[E5]
[F5]
[ES5]
(calore
endogeno della Terra). Dal punto di vista ambientale
non è invece corretto considerare rinnovabile l'energia
proveniente dalla
combustione del legno o degli scarti; sia perché la
combustione è sempre un
processo che altera i bilanci termici del pianeta, sia
perché nel caso del
legno la velocità di rigenerazione della fonte è
estremamente inferiore a
quella di combustione, il che non consente un equilibrio di rinnovo
della
fonte. Di queste fonti quelle energeticamente più ricche e
diffuse sono
l'idraulica, l'eolica e la solare; il contributo energetico della fonte
geotermica è a livello planetario molto modesto.
Se proprietà primaria di queste fonti
è il carattere rinnovabile, esistono altre
proprietà importanti che le
caratterizzano. Una di queste è la concentrazione, ossia
l'ammontare di energia
che può essere resa disponibile per metro quadrato di
macchina. Energia solare
ed eolica sono fonti a bassissima concentrazione: l'energia eolica
difficilmente raggiunge i 2 kW/m2 mentre il
flusso energetico solare
è mediamente di soli 220 W per m2.
L'energia idraulica ha invece una
concentrazione molto maggiore, che può raggiungere i 5 MW
per metro quadrato di
macchina; tuttavia tale merito si ottiene a spese di impianti di
"concentrazione" (dighe, condotte, ecc.) di elevato ingombro e costo,
e comunque è disponibile solo dove esistano corsi di acqua
(a parte il fattore
intensità, il sole esiste ovunque ed il vento quasi
ovunque). A titolo di
confronto, una macchina termica può raggiungere un flusso di
decine di MW per m2.
Altra proprietà fondamentale è
relativa all'inquinamento: le fonti rinnovabili non producono
inquinamento né
chimico né termico (non alterano i bilanci energetici del
pianeta). L'energia
idraulica può però alterare il clima locale a
causa della concentrazione e
mutata collocazione di grandi masse di acqua.
Il problema dell'inquinamento
termico, effetto della energia rilasciata dalle combustioni, viene
spesso
sottovalutato rispetto a quello dell' effetto serra, di origine
chimica; si
calcola invece che la produzione termica attuale abbia determinato un
aumento
di 0.5 °C della temperatura media del pianeta (13°C) e
che, i. ritmo di
crescita attuale, in un secolo porterà ad un ulteriore
incremento di 1°C. Questi
apparentemente piccoli incrementi termici sono in realtà
catastrofici per gli
equilibri ecologici.
Altre proprietà delle fonti
rinnovabili sono la non-accumulabilità e la
irregolarità che ne costituiscono
un limite ai fini dell'uso industriale. Delle fonti rinnovabili
è accumulabile
solo l'energia idraulica (bacini), anche se ad alti costi; energia
solare ed
eolica non sono accumulabili, vanno usate quando ci sono, al massimo se
ne
può accumulare il prodotto elettrico. Ciò implica
l'impossibilità con queste
fonti rinnovabili di far fronte direttamente alla variazione (diurna,
stagionale ed occasionale) della domanda. Per quanto riguarda la
regolarità,
anche qui questa è possibile solo con l'energia idraulica
(dove è assicurata
dall' accumulo entro bacini) mentre sia l'energia solare che quella
eolica sono
variabili: quella solare in maniera approssimativamente periodica
(notte-giorno, stagioni), quella eolica in maniera del tutto irregolare
e
spesso imprevedibile. A differenza delle fonti rinnovabili, quelle
chimiche e
nucleari sono facilmente accumulabili ed utilizzabili con la
regolarità richiesta;
inoltre, essendo accumulabili sono anche trasportabili, commerciabili
ed
esportabili: proprio questi caratteri spiegano perché lo
sviluppo industriale è
avvenuto completamente a carico delle fonti fossili.
I costi di produzione di energia dalle
fonti rinnovabili sono piuttosto variabili, poiché l'energia
prodotta dipende
soprattutto dalla ricchezza della risorsa mentre il costo tecnologico
dipende
dalla energia impegnata, e questi due termini possono essere molto
diversi a
seconda delle condizioni locali.
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