Energia fotovoltaica.
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La radiazione solare [I1]
[E1]
[F1]
[ES1]
convoglia
sulla terra un quantità di energia il cui ammontare
è certamente superiore ai
prevedibili fabbisogni dell’umanità anche a lunga
scadenza.
L’utilizzo
dell’energia solare si presenta interessante per alcuni
requisiti positivi,
quali gratuità, rinnovabilità e
disponibilità illimitata nel tempo, quantità e
diffusione della fonte energetica. Per contro presenta il grande
svantaggio di
essere disponibile molto diluita, con ridotta potenza per
unità di superficie,
e ciò richiede una grande estensione degli impianti di
raccolta (collettori) in
qualsiasi tipo di utilizzazione.
I
vantaggi dell’energia
solare sono:
- assenza
di uso
combustibile e quindi di conseguenti problemi legati al suo acquisto,
trasporto,
stoccaggio e smaltimento;
- assenza
di emissione
chimica, termica ed acustica;
- non
contribuisce al
riscaldamento globale della Terra o alle piogge acide;
- non
ha un rischio
radioattivo;
- affidabilità
degli
impianti e scarsa manutenzione;
- costi
di esercizio e
manutenzione inesistenti;
- elevata
vita utile complessiva: in particolare, i moduli, che
rappresentano i componenti economicamente più rilevanti, hanno
una durata di vita garantita dai
produttori fino a 20 anni senza subire significanti perdite di
rendimento oltre
tale limite continuano a produrre (indicativamente fini a 40
– 50 anni) con un
decadimento significativo del rendimento che però continua
ad essere superiore
al 75% e quindi garantisce una produzione di energia utilizzabile
dall’utente
anche nei decenni successivi al termine dell’incentivo del
conto economico
(agevolazioni statali).
Gli
svantaggi sono:
- elevato
costo iniziale,
con conseguenti lunghi tempi di ammortamento.
- inquinamento
indiretto causato dai processi di produzione di
silicio e degli altri componenti del sistema: moduli fotovoltaici,
cavi, strutture, etc.
- gli
impianti usati hanno un certo impatto visivo e di
occupazione del territorio, queste caratteristiche rendono la
tecnologia
fotovoltaica particolarmente adatta negli edifici urbani, eliminando
così
l’impatto ambientale.
L’utilizzazione
dell’energia solare nella forma termica risulta essere un
sussidio all’impiego
di energia termica da combustione e di energia elettrica in molte
applicazioni
civili e industriali.
La
conversione diretta dell’energia solare in energia elettrica
avviene invece
mediante l’effetto fotovoltaico [I2]
[E2]
[F2]
[ES2].
La cella fotovoltaica utilizza il fenomeno fisico
dell’interazione dell’energia luminosa con gli
elettroni di valenza nei
materiali semiconduttori.
L’efficienza
di una cella fotovoltaica risulta dal rapporto tra la potenza massima
da essa
erogata e l’irraggiamento incidente sulla sua superficie.
Di
tutta l’energia che investe la cella solare sotto forma di
radiazione luminosa,
solo una parte viene convertita in energia elettrica disponibile ai
suoi
morsetti. L’efficienza di conversione per celle commerciali
al silicio monocristallino
è in genere compresa tra il 10% e il 14%, mentre
realizzazioni speciali in
laboratorio hanno raggiunto valori del 23%.
Il silicio,
materiale maggiormente utilizzato dalle industrie per la fabbricazione
delle
celle fotovoltaiche, è l’elemento più
diffuso in natura dopo l’ossigeno.
Tuttavia, per essere sfruttato opportunamente, deve presentare
un’adeguata
struttura molecolare e un elevato grado di purezza.
Il
problema che si presenta, e che è tipico anche di tutta la
tecnologia di
produzione dei semiconduttori [I3]
[E3]
[F3]
[ES3],
è
quello della necessità di ridurre al minimo il tasso di
impurezze presenti nel materiale,
al fine di ottenere la migliore efficienza della conversione
fotovoltaica.
La
struttura di un sistema fotovoltaico può essere molto varia:
si hanno sistemi
ad inclinazione fissa (in genere pari all’angolo
corrispondente alla latitudine
del luogo) oppure ad inseguimento (in modo da realizzare
l’inseguimento
continuo del sole).
In
generale gli impianti
fotovoltaici [I4]
[E4]
[F4]
[ES4]
possono
essere grid connected (connessi
in rete) o stand alone (isolati):
i sistemi isolati sono dotati di accumulo, necessario perché
il campo
fotovoltaico può fornire energia solo nelle ore diurne.
Negli impianti grid connected
l'energia viene convertita direttamente in corrente
elettrica alternata che può alimentare le normali utenze
oppure essere immessa
nella rete, con la quale lavora in regime di interscambio. Un impianto
fotovoltaico a immissione in rete é principalmente composto
dai seguenti
componenti:
- Cella solare: per la
trasformazione di energia
solare in energia elettrica. Per ricavare più potenza
vengono collegate tra
loro diverse celle.
- Inverter: trasforma la
corrente continua
proveniente dai moduli corrente alternata convenzionale a 230V monofase
o 400 V
trifase. Questo adattatore é assolutamente necessario per il
corretto
funzionamento delle utenze collegate e per l'alimentazione della rete.
L'inverter deve sottostare ad alcune norme tecniche che sfortunatamente
non
sono standardizzate per tutta Europa, quindi il futuro proprietario di
un tetto
fotovoltaico deve verificare l'effettiva compatibilità
dell'inverter con le
norme del proprio paese, prima di considerare qualsiasi altro criterio
di
scelta. I criteri di qualità sono: tensione, frequenza e
sfasamento della
corrente, sicurezza (scollegare la rete in caso di black-out) e
affidabilità
nel tempo. Inoltre va verificato che:
- il
rendimento sia pari al 90% a
un livello di potenza superiore del 5% a quello nominale (è
il livello medio
degli apparecchi sul mercato);
- siano
regolabili all'interno i
parametri per adattarsi alla rete elettrica locale (da riaggiustare
dopo
qualche mese dall'avvio);
- ci
sia una protezione (interna o
esterna) da sovratensioni di rete (fulmini). Questo è uno
dei punti delicati da
verificare, perché è la principale causa di panne.
- Quadro elettrico: in esso avviene
la distribuzione
dell'energia. In caso di consumi elevati o in assenza di alimentazione
da parte
dei moduli fotovoltaici la corrente viene prelevata dalla rete
pubblica. In
caso contrario l'energia fotovoltaica eccedente viene di nuovo immessa
in rete.
Inoltre esso misura la quantità di energia fornita
dall'impianto fotovoltaico
alla rete.
- Rete: allacciamento
alla rete pubblica
dell'azienda elettrica.
- Utenze: apparecchi
alimentati dall'impianto
fotovoltaico.
Rispetto agli
impianti fotovoltaici
grid connected, gli impianti fotovoltaici stand alone si differenziano
perché
oltre alla cella solare e all’inverter devono essere
utilizzati:
- Regolatore di
carica: é un
apparecchio elettronico che
regola la ricarica e la scarica degli accumulatori. Uno dei suoi
compiti é di
interrompere la ricarica ad accumulatore pieno (possibilità
di programmazione e
controllo del sistema).
- Accumulatori: sono
solitamente al piombo.
Costituiscono i magazzini di energia di un impianto fotovoltaico.
Forniscono
energia elettrica quando i moduli non sono in grado di produrne, per
mancanza
di irraggiamento solare.
Quando
è necessario che la tensione
verso l'utenza abbia un valore costante vengono utilizzati dei
regolatoti di
circuiti e tensioni, ciò massimizza le prestazioni del campo
fotovoltaico
facendolo lavorare con valori di tensione e corrente ottimali
(dispositivi
Maximum Power Point Cracker o MPPT-inseguitori del punto di massima
potenza).
I moduli fotovoltaici [I5]
[E5]
[F5]
[ES5]
sono opportunamente collegati in serie e in parallelo in modo da
realizzare le
condizioni operative desiderate. Più moduli assemblati
meccanicamente tra loro
formano il pannello, mentre moduli o pannelli collegati elettricamente
in
serie, per ottenere la tensione nominale di generazione, formano la
stringa.
Infine il collegamento in parallelo di più stringhe
costituisce il campo.
Tra
le energie rinnovabili, la fotovoltaica è quella che merita
la maggior
attenzione, tenuto conto della radiazione solare disponibile e del
potenziale
elettrico teoricamente ad essa associabile.
Il
problema del fotovoltaico è però rappresentato
dai costi, attualmente molto
elevati anche se in progressiva diminuzione. Il costo di un sistema
fotovoltaico isolato dalla rete varia molto in funzione di tipologia
d’impianto, dimensione, luogo d’installazione,
requisiti e specifiche tecniche.
Con
nuovi sviluppi scientifici e tecnologici e l’aumento dei
volumi di produzione
si potrebbe avere una significativa riduzione del costo del kWh
fotovoltaico,
tale da assicurare un largo mercato, soprattutto per generazione
isolata nei
paesi in via di sviluppo.
3/8
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