Le fonti energetiche rinnovabili di Giampaolo Di Gerio (giampaolo.digerio@libero.it)

Energia eolica.

L’energia eolica [I1] [E1] [F1] [ES1] è una delle fonti di energia primaria [I2] [E2] [F2] [ES2] che ha raggiunto oggi un livello di sviluppo industriale diventando un consistente settore delle strategie energetiche. Le cause non sono accidentali; esse risiedono nell'importanza vitale che il problema dell'energia ha ormai per l'umanità e nella ricerca sistematica delle soluzioni a tale problema.
Il vento possiede una energia che dipende dalla sua velocità, e una parte di questa energia può essere catturata e convertita in altra forma, meccanica o elettrica, mediante una macchina. Diciamo una parte perchè la natura stessa di  cui l’uomo ha fatto ricorso fin dall’antichità per la propulsione dei natanti (propulsione a vela) e, successivamente, per l’azionamento dei mulini, i cella macchina eolica non consente di sfruttarne più del 40%.
Rispetto ad ogni altra macchina a fluido la turbina eolica è una macchina molto diversa, per la quale è stato necessario ricorrere a soluzioni originali ed innovative, mentre a sua volta il vento presenta caratteristiche che lo distinguono decisamente da ogni altra fonte energetica.
La turbina eolica è una macchina a flusso aperto; ciò vuol dire che l'energia cinetica di scarico non è controllabile e viene persa: la macchina ha un rendimento ideale del 60%. Non vi è soluzione pratica a questa limitazione, l'unica soluzione sta nell' avvicinarsi il più possibile al limite. Lo svantaggio è attenuato dal fatto che l'unica perdita di energia è quella fluido dinamica sulla turbina, non esistendo perdite da impianto.
La risorsa (il vento) è variabile e tale variazione è imprevedibile (casuale) nei tempi brevi e difficilmente prevedibile nei tempi lunghi. Questa caratteristica ha molte conseguenze pratiche: una di queste è che la macchina non può essere utilizzata per rispondere alle variazioni del carico. La risposta a tale particolarità può essere l'accumulo (acqua, gas, idrogeno, corrente elettrica) o 1'allacciamento a rete. Quest'ultima funziona da calmiere se alimentata da centrali regolabili e se la percentuale di energia di fonte eolica non è molto elevata
Il sistema elettromeccanico della macchina eolica presenta numerosi vincoli, e la turbina deve in un certo senso "filtrare" il vento, prendendo di esso solo quanto è compatibile con questi vincoli. La turbina non si avvia o non produce potenza utile al di sotto di una certa velocità del vento, mentre, per ragioni di economia deve "tagliare" la potenza in esubero a partire da una velocità di vento non eccessivamente elevata; infine deve essere arrestata per sicurezza a velocità elevata. Tutto ciò si ottiene con sistemi di regolazione.
La risorsa eolica non può essere in alcun modo regolata e deve essere sfruttata nelle condizioni in cui la natura la offre, in termini di intensità e di regolarità. La macchina deve essere in grado di resistere e ricavare il massimo di energia da venti di intensità e direzione molto variabili. A causa di tale variabilità la turbina deve essere orientabile, in modo da presentarsi sempre di fronte al vento.
A causa della variabilità della intensità del vento, il funzionamento della macchina è soprattutto off-design (il funzionamento di regime difficilmente supera il 10-15 % del tempo totale). Ciò comporta variabilità di regime, numero di giri e frequenza elettrica; è inoltre impossibile ottimizzare la potenza prodotta. Per attenuare questo problema si sono adottate diverse soluzioni tecniche, mentre l' ottimizzazione e si finalizza alla energia totale prodotta anziché alla potenza.
Il fluido ha bassa densità, il che comporta elevati rapporti peso/potenza, grandi dimensioni di macchina, elevate sollecitazioni e vibrazioni ed elevati costi di macchina, trasporto ed installazione. Per risolvere questi problemi per le pale si adottano materiali compositi ad alta elasticità e resistenza. Le dimensioni e le potenze delle macchine crescono con la affidabilità: oggi si progetta nel campo dei multimegawatt (4-6 MW) e si realizzano centrali con molte macchine (wind-farm), spesso sul mare (offshore).
A causa dei grandi diametri e della necessità di ottimizzare il rapporto di velocità periferica, i cui valori di ottimo si aggirano oggi fra 4 e 6, le velocità di rotazione delle macchine sono molto basse, specialmente nelle macchine di grande diametro, dove spesso non superano i 20 giri/min. Per la generazione elettrica ciò implica grandi rapporti di trasmissione e quindi riduttori grandi e costosi, che incidono sul rendimento, il costo ed il peso della macchina. Una soluzione innovativa che oggi si sta affermando è l'impiego di generatori ad elevato numero di poli in accoppiamento diretto, assieme ad inverter che consentono di generare a frequenze molto basse.
Una caratteristica dell'energia eolica (comune a quella solare fotovoltaica) è che la risorsa è a costo zero, mancando anche ogni costo di impianto (a differenza ad esempio della energia idrica o del solare termico). Ciò svuota di contenuto economico il rendimento energetico (rapporto fra energia resa ed energia disponibile) e l' efficienza della macchina è definita in termini di fattore di carico o utilizzazione d'impianto (rapporto fra energia resa ed energia nominale della macchina).
La potenza media è molto inferiore alla potenza installata; ciò chiede cautela nell'interpretare il dato di "potenza installata" usato per caratterizzare le installazioni eoliche. Orientativamente, la potenza media resa da un sistema eolico in un anno è pari al 20-25 % della potenza installata.
La macchina eolica non può essere adoperata per rispondere direttamente ad un carico, meccanico o elettrico che sia: il carico infatti varia a sua volta con un andamento che dipende dal tipo e dal consumo, e non può coincidere con 1'andamento del vento. Perciò 1'energia prodotta dovrà in qualche modo essere accumulata per poterla utilizzare secondo il bisogno. Le aeropompe accumulano energia idraulica, gli aerogeneratori accumulano energia elettrica in batteria o la immettono in rete.
La massima parte degli aerogeneratori
[I3] [E3] [F2] [ES3] di media e grande taglia immettono l'energia prodotta nella rete elettrica, per una utilizzazione diretta. Dal punto di vista della macchina, in un certo senso la rete elettrica può essere considerata una sorta di "accumulo", dato che usualmente tutta l'energia prodotta dalla macchina viene utilizzata, mentre la compensazione rispetto alla domanda viene realizzata tramite la regolazione degli impianti termo e idroelettrici. Ovviamente, tale compensazione è possibile - nel senso che non crea problemi irrisolvibili - finché 1'energia di fonte eolica è una frazione modesta di quella di fonte convenzionale; altrimenti si possono creare problemi di sbilanciamento della rete e quindi di blackout; nel caso di sovrapproduzione anche l'energia prodotta dall' aerogeneratore deve essere regolata e il valore di "accumulo" illimitato della rete si perde.

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