Il Web 2.0 di Matteo De Fazio

Dibattito: il 2.0 non esiste.

Non tutti sono daccordo sul concetto di Web 2.0. Alcuni ne criticano il nome, dicendo che non c'è bisogno di dare un nuova nomenclatura ogni volta che vi è un piccolo cambiamento nella tecnologia o nelle abitudini degli utenti.Il web della condivisione non è altro che IL web, lo stesso di sempre, ma che come tutte le cose cambia nel tempo e evolve. [En22]
Forse il vero cambiamento sta solo nell'estensione sempre maggiore della banda larga, che ha permesso agli utenti di usufruire velocemente di contenuti e servizi impensabili con una connessione a 56K (audio,video ecc).
Il web 2.0 mette al centro l'utente.
Ma l'utente non era al centro anche nel cosiddetto 1.0? Certamente si, ma quello che i sostenitori del 2.0 affermano è che ora ha più possibilità di partecipare attivamente, di collaborare, di condividere veramente. Anche prima poteva crearsi una pagina personale e scrivervi tutto ciò che voleva, ma non poteva farlo con l'estrema facilità di oggi. Non era automaticamente collegato con migliaia di individui con uno spazio simile al suo. Creare una rete nella rete era lento e faticoso. La vera evoluzione forse sta proprio nel rendere più facile la condivisione sul web: l'utente sta cambiando(alcuni dicono che è l'utente a dover essere chiamato 2.0 )perchè assume un ruolo più attivo che in precedenza, diventa soggetto, erogatore di servizi e contenuti. Ma questo è possibile perchè il web lo permette, cercando di essere sempre più immediato, semplice e accessibile ad un utenza sempre più vasta.Chi ha influenzato chi? Probabilmente, come è naturale che sia, il cammino è stato parallelo,e sta continuando in questa direzione, ma con presupposti perchè gli utenti(sempre di più) diventino realmente il web.
Per come si voglia chiamare,quindi, bisogna ammettere che un cambiamento sostanziale sta avvenendo. Se è così importante questo cambiamento, sta a noi deciderlo.

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Edurete.org Roberto Trinchero