L'intolleranza razziale antiebraica di Giovanni Lauretta (giovanni.lauretta@fastwebnet.it), Fulvia Dellavalle (fulvia_dellavalle@yahoo.it), Daniela De Luca (dana.dl@libero.it), Maria De Luca (deindeit@yahoo.it)

La nascita dello stato d'Israele

La nascita dello Stato d’Israele, [IT1], [IT2] sancita il 29 novembre 1947 dall’Assemblea Generale dell’ONU, con l’approvazione di un piano di spartizione della Palestina [EN1], [FR1], [ES1] (mai accettato né da Palestinesi né da Ebrei) non è stata mai inserita in modo problematico nei contesti educativi. Conseguentemente, i dolorosi contrasti tra Israeliani e Palestinesi, ancor oggi più che mai acuti, sono stati lasciati ad interpretazioni politiche di parte, spesso utilizzate dai teorici del nazismo per ravvivare le persecuzioni antiebraiche. In particolare, non sono state prese in esame le differenze di vedute tra i governi israeliani, e quelle di minoranze ebree non sioniste , [IT3], [IT4], [FR2] che esistono sia all’interno di Israele che all’interno delle comunità ebraiche europee. In Europa, i limiti culturali dei sistemi di istruzione nel campo del significato storico della nascita dello Stato israeliano e nel campo delle reali motivazioni dei fenomeni migratori [IT5], [FR3], [ES2], [EN2] contribuiscono a far sì che un certo numero di giovani continui a rendersi protagonista di gravi episodi di intolleranza antiebraica e di vere e proprie persecuzioni nei confronti di immigrati stranieri. Per superare i limiti attuali dei sistemi di istruzione, nel campo della cultura come tutela, associazioni italiane e di altri paesi hanno assunto iniziative spontanee di formazione degli insegnanti, ad esempio sull’Olocausto [IT6] e sull’educazione contro il razzismo [IT7], che possono porre le basi per costruire finalmente nuove prospettive.

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