L'eta' dell'Imperialismo e dei conflitti mondiali
Alla fine dell'Ottocento, nazionalismo e sviluppo industriale favorirono anche le mire imperialistiche. Con età dell’imperialismo[I1](indicativamente dal 1870 al 1914) si indica l’epoca storica nella quale il capitalismo fu fortemente presente in tutte le strutture degli stati industrializzati ed estese il suo sistema a tutto il mondo, connaturato a nuove istanze quali la preoccupazione per il rifornimento delle materie prime, la circolazione di merci e capitali e la difesa degli interessi economici oltre che militari e strategici. Nel 1914 questi fattori furono fra le cause dello scoppio della prima guerra mondiale[I1]
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[I5], un conflitto di dimensioni continentali come non se ne erano mai viste prima, crogiuolo di tensioni sociali che si arroventarono nell'immediato dopoguerra, rinfocolate dalla crisi economica che produsse disoccupazione e inflazione.
La conseguente esasperazione dei ceti medi, sottoposti all’improvvisa perdita di reddito e di prestigio, lo spirito di rivalsa dei ceti abbienti nei confronti del movimento operaio, l’attesa di soluzioni rivoluzionarie, sull'esempio del bolscevismo[I1]
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in Russia, furono altrettanti elementi che infuocarono il clima “europeo” e predisposero gli animi all’adesione a soluzioni autoritarie ed illiberali: il fascismo[I1][I2] , prima, e il nazismo[I1][I2], poi, furono la risposta totalitaria e di massa ai conflitti del primo dopoguerra. La Seconda Guerra Mondiale[I1]
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[I4] che provocò terribili distruzioni nella maggior parte del continente (edifici, impianti industriali, vie e mezzi di trasporto), milioni di morti e un’economia in rovina rappresentò innanzitutto lo scontro tra democrazie e dittature mentre il secondo dopoguerra aprì la strada al ripristino della libertà e alla ricerca di integrazioni politiche ed economiche che scongiurassero futuri conflitti tra gli stati.
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