CICLI IDEALI A
CONFRONTO
Per eseguire un confronto paritario fra i
vari cicli termodinamici, risulta indispensabile prefissare un unico
valore per alcune grandezze caratteristiche, comuni ai cicli in esame quali,
per esempio, il rapporto di compressione volumetrico, la temperatura massima
raggiunta ed il calore unitario introdotto.
CONFRONTO FRA I CICLI OTTO, DIESEL E SABATHÈ
Il grafico rappresentato in figura riporta i
rendimenti dei cicli Otto, Diesel a Sabathè, al variare del rapporto di
compressione r. Per i cicli
Diesel a Sabathè è stato prefissato il valore del rapporto di combustione a
pressione costante pari a 2.
Osservando i tre andamenti si nota come, a pari
rapporto di compressione, il valore più elevato di rendimento è raggiunto dal
ciclo Otto; tuttavia, nella pratica costruttiva, mentre nei cicli Otto di
solito non si supera il valore r = 10,
nei cicli Diesel a Sabathè esso si posiziona tra 15 e 23. Pertanto questi
ultimi, in particolare il ciclo Sabathè, raggiungono i rendimenti maggiori.
Assai significativo è il confronto eseguito
tracciando sue medesimi diagrammi (p,v) e (T, S) i tre cicli ideali, a pari
rapporto di compressione e pari calore introdotto, ed avendo assunto il punto 1
come partenza e arrivo. Il tratto di compressione adiabatica 1-2 è comune tre
cicli; anche 1'estensione delle tre aree racchiuse nel piano (T,S) è uguale per
tutti i cicli.
I1 ciclo Otto raggiunge il valore più elevato di
pressione e temperate rappresentato dal punto 3, posizionato in entrambi i
diagrammi nella zona superiore dei grafici. Questo ciclo, inoltre, scarica la
minore quantità di calore Q0 a bassa temperatura, dato che nel
diagramma entropico esso evidenzia area sottesa più stretta: per queste ragioni
detiene il rendimento migliore fra i tre cicli a confronto. In conclusione, per
ottenere i rendimenti più elevati, occorre raggiungere i più alti valori
possibili di pressione e temperatura, facendo svolgere ai gas la più ampia
espansione possibile, in modo da riversare nell’ambiente la minore quantità di
calore attraverso i fumi di scarico.
CONFRONTO FRA I CICLI OTTO A CARNOT
Si ipotizzi che i due cicli si svolgono fra le
medesime temperature estreme, ricevendo la stessa quantità di calore entrante.
Imponendo il punto di partenza 1 comune a entrambi i cicli, si tracciano sul
diagramma (T,S) il ciclo Otto fra i punti 1-2-3-4-1 ed il ciclo di Carnot fra i
punti 1-2’-3’-4’-1. Le due figure geometriche possiedono la medesima area e
raggiungono la stessa temperatura massima T3.
Il confronto evidenzia due notevoli differenze
che vanno a vantaggio del ciclo di Carnot in termini di rendimento:
§
il ciclo di Carnot scarica una quantità minore di calore residuo
Q0, a temperature T0 rispetto al ciclo Otto; ciò è
evidente ponendo a confronto le aree sottese dalle trasformazioni 4'-1 a 4-1: evidentemente il ciclo di Carnot realizza uno sfruttamento migliore del calore introdotto Q1;
§
il rapporto volumetrico di compressione, realizzato nel corso
dell’adiabatica iniziale, è maggiore nel ciclo di Carnot rispetto al ciclo Otto;
ciò è evidente ponendo a confronto i segmenti costituiti, rispettivamente, dai
punti 1, 2' e 1, 2: si è visto che a un rapporto di compressione maggiore
corrisponde un rendimento maggiore