Generalità
I combustibili per i motori endotermici possono essere classificati in: solidi, gassosi e liquidi.
I combustibili solidi non possono essere usati allo stato naturale: i tentativi fatti per introdurli
polverizzati hanno messo in evidenza gravi inconvenienti funzionali come il logorio e la corrosione dei cilindri
nonché l’inceppamento delle valvole a causa delle ceneri che non possono essere totalmente eliminate.
I combustibili solidi sono perciò trasformati in combustibili gassosi entro appositi generatori chiamati
gassogeni. Possono subire questo trattamento la legna, il carbone di legna il coke di torba il coke di lignite e di
carbon fossile o di antracite, come pure succedanei formati da legna o residui di legna polverizzati e compressi in
mattonelle trattate a caldo con catrame vegetale e successivamente indurite. Possono essere trasformati in
combustibili liquidi quando sia conveniente dal punto di vista economico. Con l’aumento del prezzo della benzina e
del gasolio può diventare conveniente ricorrere al trattamento del carbon fossile e delle torbe e sabbie oleose.
I combustibili gassosi possono essere classificati in due categorie: gas liquidi e gas
permanenti.
sono miscele di idrocarburi paraffinici (propano – butano etc) o olefenici
(propilene – butilene – isobutilene) che a temperatura normale possono essere liquefatti a una pressino
relativamente bassa (circa 8 bar). A pressione atmosferica sono allo stato di gas. Negli usi automobilistici sono
contenuti in serbatoi di acciaio o di lega leggera.
che trovano qualche raro impiego nell’autotrazione sono il metano naturale o
artificiale, il gas di cokeria (essenzialmente formato da idrogeno e metano) il gas di distribuzione cittadina (gas
luce). Questi gas sono normalmente compressi in bombole di acciaio speciale a una pressione di circa 200 bar
Il metano è di gran lunga il più diffuso. Difficoltà di produzione industriale ed altri inconvenienti ostacolano
per ora l’uso del metano liquido. Il basso potere calorifico (12000 – 21000 KJ/m3) limita il campo di utilizzazione
del gas di cokeria e del gas luce a casi eccezionali.
I combustibili liquidi sono la fonte principale di energia per i motori endotermici di gran lunga più
impiegati sono quelli derivati dal petrolio. Talvolta, dove i derivati dal petrolio non sono disponibili, si ricorre
a combustibili simili ricavati dal carbone con speciali processi ma il loro costo è evidentemente assai più elevato.
I principali tipi di combustibili liquidi in commercio sono gli idrocarburi ricavati dalla raffinazione del petrolio
oltre il benzolo e gli alcooli.
si distinguono essenzialmente tra loro per la volatilità, cioè per l’attitudine a
evaporare e quindi a miscelarsi omogeneamente con l’aria. I carburanti sono usati soprattutto nei motori ad
accensione per scintilla; le nafte nei motori ad accensione per compressione. Fra i carburanti sono comprese le
benzine.
comprendono gli oli medi e pesanti provenienti dalla distillazione dell’olio minerale
greggio o del catrame, rispettivamente chiamati gasolio e nafte pesanti o nafte nere.
può considerarsi intermedio fra i carburanti e le nafte.
Il benzolo e gli alcooli possono essere classificati fra i carburanti.
è un sottoprodotto del carbone nella sua trasformazione in coke e consiste
principalmente in benzene (C6-H6) ha un buon potere antidetonante ma potere calrifico inferiore a quello della
benzina. E’ usato quanto e dove scarseggia la benzina e abbonda il carbon fossile.
hanno una composizione simile a quella degli idrocarburi ma contengono nelle loro
molecole atomi di ossigeno. Hanno buon potere antidetonante ma potere calorifico basso. In casi speciali vengono
usati in miscela con la benzina soprattutto l’alcool metilico o metanolo (CH3-OH) e l’alcool etilico o etanolo
(C2H5-OH).