Muscolo coracobrachiale
Collabora nell'antiversione del braccio.
Il muscolo coraco- brachiale origina, come dice il nome stesso, dall'apice del processo coracoideo della scapola, origine che condivide con il capo breve del muscolo bicipite . Si inserisce sul terzo medio della faccia anteromediale dell'omero.
Si trova medialmente e profondamente al capo breve del tricipite . Prende rapporto con il deltoide, con la parte laterale del gran pettorale e con il capo breve del bicipite.
Con la sua azione flette e adduce il braccio. Collabora a mantenere la testa dell'omero nella sua sede naturale. Nella flessione del braccio agisce nei primi 50° di movimento in sinergia con i muscoli deltoide e grande pettorale (parte clavicolare).
Muscoli piccolo e grande pettorale
Il grande pettorale [I12]
[E5]
[F5]
[S6]
è un muscolo molto robusto con forma quadrangolare. Abbassa con forza e velocità verso l'avanti il braccio alzato. Il piccolo pettorale [I13]
[F6]
[S7]
abbassa e ruota la scapola.
I grandi pettorali sono i più estesi muscoli del torso: essi si uniscono, simmetricamente, allo sterno, alle clavicole e agli omeri; fanno dunque parte del cingolo scapolare, in quanto servono al movimento delle spalle e delle braccia in avanti. I loro muscoli concorrenti, gli infraspinati, si trovano invece nel dorso e servono per il movimento esattamente opposto delle braccia.
I piccoli pettorali e i muscoli intercostali sono al pari del diaframma muscoli essenziali per la respirazione, in quanto causano contraendosi l'espirazione e distendendosi l'inspirazione. I primi sono collegati alle clavicole e alle costole e vengono totalmente nascosti alla vista dai grandi pettorali, mentre i secondi sono molto numerosi e si trovano tra costola e costola, anch'essi in posizione poco visibile.
Muscolo succlavio
Rende salda l'articolazione sterno-clavicolare. Situato fra la prima costola e la clavicola, contraendosi, consente l'abbassarsi di quest'ultima