CICLI TERMICI DEI MOTORI ENDOTERMICI
Considerazioni su cicli ideali e cicli reali
La principale proprietà che contraddistingue i motori
endotermici è la generazione di calore, mediante combustione
interna, eseguita da parte del medesimo fluido che opera il
trasferimento di energia sull’organo mobile del motore. Al suo
interno avviene una serie di reazioni chimiche che modificano, in
modo irreversibile, la composizione dei fluidi: la carica dei gas
freschi in aspirazione è formata da aria più
combustibile, mentre i gas di scarico sono fumi prodotti della
combustione,
H2Ovap
+ C02.
È evidente che, al termine di ogni singolo
ciclo, il fluido non è più riutilizzabile e deve essere
espulso prima di una nuova introduzione di gas freschi. Inoltre, nel
corso della combustione, 1a massa dei gas non solo cambia come
composizione chimica, ma anche come densità, capacità
termiche, nonché valore dell'esponente dell'espansione
adiabatica reale.
Nello studio dei cicli ideali, facente parte della
Termodinamica classica, non si tiene conto della combustione e dei
fenomeni ad essa connessi: si ipotizza che ogni scambio di calore
avvenga in forma esclusivamente di flusso termico da o per una
sorgente di calore indefinita, posta all'esterno dell'ambiente
chiuso, in cui il ciclo si svolge.
Il ciclo ideale viene studiato e preso come
riferimento per definire le caratteristiche dei cicli reali che
descrivono il funzionamento del motore nelle varie configurazioni di
impiego. Il ciclo ideale indica il limite massimo cui teoricamente
può giungere il rendimento del motore rappresentato dal suo
ciclo reale.
CICLO IDEALE OTTO - BEAU DE ROCHAS
Il ciclo porta i nomi degli ideatori del principio
di funzionamento, Alphonse Beau de Rochas e Nikolaus Otto che,
insieme a Eugen Langen, costruì il primo motore. Dalla figura
si evidenziano nel piano (p,v) le quattro trasformazioni che lo
compongono:
a)
una compressione adiabatica fra i punti 1 e 2; nel corso della
trasformazione 1'organo mobile svolge sul gas il lavoro L1,2
negativo;
b)
1'introduzione del calore Ql a volume costante fra i punti
2 e 3, il lavoro è nullo;
c)
un'espansione adiabatica fra i punti 3 e 4; nel corso della
trasformazione il gas eroga sull'organo mobile il lavoro L3,4
positivo;
d)
1'espulsione del calore residuo Q0, a volume costante, fra
i punti 4 e 1; il lavoro è nullo.
I1 ciclo Otto - Beau de Rochas ideale,
o termico-teorico, è un ciclo chiuso ideale ripetibile
indefinitamente: di conseguenza nel ciclo non compare nessuna
trasformazione rappresentativa né della fase di aspirazione
dei gas freschi né della fase di scarico dei gas
esausti.
La trasformazione fra i punti 4 e 1 del ciclo
comporta 1'espulsione solamente della quantità di calore
residuo Q0 a bassa entalpia, non dei fumi residui.
Osservazione: L'aspirazione e lo scarico dei gas
vengono talora rappresentati sul ciclo ideale mediante il tratto 5-6.
La presenza di tale tratto non comporta alcuna modifica al bilancio
dei lavori svolti dal ciclo, in quanto gli scambi di energia dei due
processi si annullano reciprocamente.
DETERMINAZIONE DEL RENDIMENTO IDEALE
Applicando il primo principio della Termodinamica alle due
trasformazioni isovolumiche presenti nel ciclo, si ottengono le due
relazioni indicate sotto, che legano i calori scambiati con le
variazioni di energia
interna: &
nbsp;
Q1=cv (T3
– T2);
Q0=cv (T4 –
T1).
Esse esprimono il rendimento dei cicli come rapporto tra la
differenza fra i valori assoluti dei calori scambiati Ql
entrante e Q0 uscente e il calore introdotto Ql:
h=
(Q1-Q0)
/ Q1
= 1-Q0
/ Q1
Il rendimento ideale o termico-teorico ηTT,
relativo al ciclo Otto, può pertanto essere espresso nel
seguente modo:
hTT=
[cv(T3-T2) – cv(T4-T1
)]/ cv(T3-T2) = 1 –
[(T4-T1)/(T3 – T1)] =
1-(v2/v1)k-1
Il concetto di rapporto volumetrico di compressione,
espresso dalla formula di sopra, può essere esteso ai cicli
ideali tracciati nel piano (p, v) secondo la definizione che: il
rapporto volumetrico di compressione r
può essere espresso come rapporto fra il volume massico vl
di inizio compressione e il volume massico v2 di fine
compressione: r=v1/v2.
Inserendo il rapporto di compressione si ottiene la
formula definitiva del rendimento termico-teorico per il ciclo Otto:
hTT
= 1-1 / rk-1
Osservazione: dalla formula si deduce che, al
crescere del rapporto di compressione, si ottiene un aumento del
rendimento del ciclo Otto ideale infatti il rapporto di compressione
compare a denominatore ed è preceduto dal segno meno. Un
aumento del rapporto di compressione determina una riduzione del
termine a secondo membro preceduto dal segno meno, a tutto vantaggio
del risultato finale.
Link
Inglese
http://en.wikipedia.org/wiki/Four-stroke_engine#The_Otto_cycle
http://ghlin2.greenhills.net/~apatter/otto.html
Italiano
http://it.wikipedia.org/wiki/Ciclo_Otto
http://www.iacopomazzucato.com/?page_id=99
Portoghese
http://www.mspc.eng.br/termo/termod0520.shtml
http://www.mecanica.ufrgs.br/mmotor/otto.htm
Spagnolo
http://es.wikipedia.org/wiki/Ciclo_Otto
http://www.cie.unam.mx/~ojs/pub/Termodinamica/node45.html