Se questo è un uomo: funzione della poesia.
La poesia (unica opera in versi dell’autore), posta all’inizio del libro, ne riassume il contenuto e vuole essere un ammonimento per le generazioni future. Il componimento ha il tono di un comandamento biblico: non dimenticare. Si chiude con una “maledizione”: il disprezzo dei figli verso quei genitori che non vorranno ricordare.
Un altro verbo molto importante è meditate: non basta sapere o ricordare, ma fare del ricordo una parte di noi, uno spunto di riflessioni per scoprire le motivazioni del rifiuto del crimine nazista e fare delle scelte e saper dire di no alle ingiustizie.
Se questo è un uomo
Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per un mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d’inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi,
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.
Si c'est un homme
Vous qui vivez en toute quiétude
Bien au chaud dans vos maisons,
Vous qui trouvez le soir en rentrant
La table mise et des visages amis,
Considérez si c'est un homme
Que celui qui peine dans la boue,
Qui ne connaît pas de repos,
Qui se bat pour un quignon de pain,
Qui meurt pour un oui pour un non.
Considérez si c'est une femme
Que celle qui a perdu son nom et ses cheveux
Et jusqu'à la force de se souvenir,
Les yeux vides et le sein froid
Comme une grenouille en hiver.
N'oubliez pas que cela fut,
Non, ne l'oubliez pas :
Gravez ces mots dans votre cœur,
Pensez-y chez vous, dans la rue,
En vous couchant, en vous levant ;
Répétez-les à vos enfants,
Ou que votre maison s'écroule,
Que la maladie vous accable,
Que vos enfants se détournent de vous.
Come non cogliere, allora, l’invito di Primo Levi? Ci ammonisce a non dimenticare le atrocità commesse dai nazisti, perché il germe dell’odio razziale è tragicamente sempre in agguato nella storia degli uomini e dei popoli, e per non ripetere i tragici errori del passato.
43/48
|