La malaria è una
malattia infettiva causata da protozoi del genere Plasmodium [I1][I2][E1]e trasmessa
da zanzare del genere Anopheles[I1][F1][S1][S2][S3][E1]. Sono note quasi 200 specie di plasmodi
che infettano uccelli, rettili e mammiferi, tra cui i primati. Le specie che
parassitano l’uomo sono quattro: P. falciparum [I1][E1], P. vivax [I1][E1], P. ovale [I1][E1] e P.
malariae
[I1][E1][S1][F1]. Le principali differenze tra le diverse specie sono relative alla
velocità del processo moltiplicativo nei globuli rossi, alla patogenicità per
l’uomo e alla distribuzione geografica. Ad esempio il Plasmodium falciparum
è endemico in Africa tropicale ed è il più pericoloso perchè può essere
letale per l'uomo. Esso richiede come ospiti sia l’uomo che la zanzara per
completare il suo ciclo sessuale, alcune forme del plasmodio sono infatti
specializzate per la sopravvivenza in un essere umano altre per la sopravvivenza
in una zanzara.
Il ciclo vitale
della malaria è piuttosto complesso[I1] [I2][E1][E2][F1][S1]. L’infezione dell’uomo inizia con la puntura
di una zanzara femmina infetta (in quanto si è a sua volta nutrita del sangue di
un soggetto malato o di un portatore sano [I1][E1]) appartenente al genere Anopheles che durante il suo
pasto di sangue inocula nell’ospite i plasmodi presenti nelle sue ghiandole
salivari allo stadio di sporozoiti (forma
infettante del plasmodio).
Trasportati dal sangue, gli sporozoiti
raggiungono il fegato, nelle cui cellule avviene la prima fase di
moltiplicazione (ciclo esoeritrocitario) dei plasmodi per schizogonia
(riproduzione asessuata che comporta la divisione del nucleo), con la formazione
di migliaia di nuove cellule dette merozoiti. Questi abbandonano il fegato per
colonizzare ciascuno un globulo rosso, nel quale ha luogo una seconda fase di
moltiplicazione asessuata (ciclo eritrocitario), che corrisponde al periodo
sintomatico della malattia. Se lo sviluppo dei parassiti avviene
simultaneamente, i merozoiti provocano la distruzione simultanea di migliaia di
globuli rossi, causando una stato febbrile, che si ripete periodicamente alla
fine di ogni ciclo di sviluppo che può durare 48 ore (malaria terzana) o 72 ore
(malaria quartana) a seconda della specie di plasmodio.
La fase sessuata del ciclo
biologico del parassita inizia quando alcuni merozoiti si differenziano in
cellule presessuate, o gametociti, che restano all’interno del globulo rosso
fino a quando una femmina di anofele non li ingerisce durante il suo pasto di
sangue. Arrivati allo stomaco della zanzara, i gametociti fuoriescono dai
globuli rossi e si differenziano in microgameti maschili e macrogameti
femminili. La fusione del macrogamete
con un microgamete forma uno zigote che si
allunga diventando mobile e prende così contatto con
la parete intestinale dell’insetto, dove si impianta. Qui avviene l’ultima fase
di moltiplicazione, durante la quale il parassita assume forma di cisti
sferoidale e va incontro a una divisione meiotica seguita da una serie di
divisioni mitotiche che portano alla produzione di migliaia di sporozoiti
(raccolti all’interno di un’oocisti) che, attraversando la parete intestinale,
si riversano nella cavità interna dell’anofele. Da qui gli sporozoiti
raggiungono vari organi della zanzara, tra cui le ghiandole salivari. La zanzara
a questo punto è pronta a infettare l’ospite durante il successivo pasto di
sangue.