Recenti notizie dal mondo scientifico sembrerebbero
dare una nuova e forse più concreta speranza nella lotta anti-malarica.
Nel 2007 è stata avviata la produzione su larga scala di un nuovo farmaco a basso costo per sconfiggere
la malaria[I1]. Questo lodevole obiettivo è stato raggiunto attraverso il Dndi (Drugs
for Neglected Diseases Iniziative), progetto avviato nel 2003 dai Medici senza
frontiere in collaborazione con cinque istituti di ricerca pubblici e con il
programma di ricerca in malattie tropicali. Il principio base di questa
associazione è la volontà di sviluppare farmaci che possano essere utilizzati
come beni pubblici cioè non coperti da brevetto.
Il farmaco ottenuto attraverso il progetto Dndi è l’ASAQ[I1][F1][S1][E1],
una combinazione di artesunato e amodiachina.
Il suo acronimo ha un significato ben preciso:
A:
adattato, presenta differenti formulazioni adatte sia ai bambini
che per gli adulti
S: semplice,
è di facile somministrazione. Essa consiste in 1 pillola al giorno per i
bambini, 2 per gli adulti (a fronte delle 8 oggi in uso) per tre giorni
consecutivi. Questo è un aspetto molto importante per aumentare il livello di
partecipazione alla terapia.
A: accessibile,
questa caratteristica si riferisce al prezzo, principio che sta alla base del
progetto Dndi. La terapia costa 1 dollaro per gli adulti, 50 cents per i
bambini.
Q: qualità,
perché lo sviluppo di questa terapia è il frutto del lavoro di collaborazione di
molti studiosi al fine di cercare dia dare una speranza anche in quelle regioni
fortemente limitate economicamente.
Questo farmaco è stato messo a punto nel 2004, e
solo nel 2007 è potuta iniziare la sua produzione su larga scala attraverso la
collaborazione con un partner privato in Marocco, la Sanofi-Aventis.
La grande innovazione di ASAQ, è da un lato di
carattere farmacologico, ovvero è un ottimo prodotto, ma anche di carattere
economico, sia per la sua grande economicità sia perché non è coperto da
brevetto. Quest’ultima questione è un nodo problematico contro cui ci si sta
battendo da lungo tempo: brevetti di lunga data, infatti, rendono economicamente
inaccessibili alle industrie farmaceutiche globali gran parte dei farmaci.
Asaq è una grande innovazione in quanto rappresenta
uno dei prodotti della collaborazione tra settore pubblico e privato, ma
soprattutto è il primo bene pubblico in materia di salute globale.
L’altro aspetto rilevante è il luogo di produzione,
il Marocco, è sicuramente anomalo, ma è il segnale di un cambiamento che ci
auspichiamo non solo momentaneo. Finalmente, un paese africano è coinvolto in
prima linea nella lotta per una malattia che stravolge ancora oggi le parti
economicamente più disagiate di questo continente.
Nonostante questo innovativo prodotto, che
sicuramente potrebbe rappresentare un punto di svolta per la cura alla malaria,
il DDT continua ad essere utilizzato soprattutto come trattamento di prima
linea[E1].