Esistono a nostro parere due possibili modalità di attività da svolgere in classe e in aula informatica. La prima, a nostro avviso la più interessante, è quella che prevede di formare dei gruppi, all'interno dei quali i ragazzi dovrebbero scegliere un aspetto della tematica che li abbia maggiormente colpiti, e approfondirlo mediante alcune ricerche libere e mirate, lavorando con materiali di diverso tipo: documentazioni on-line, libri e video.

La seconda attività rappresenta una fase successiva al lavoro indicato sopra: ciascun gruppo dovrebbe a questo punto esporre il proprio elaborato al resto della classe. Ciò stimolerebbe la discussione "in plenum", durante la quale gli studenti avrebbero la possibilità di condividere idee e opinioni personali.

La natura dell'argomento (e l'impostazione che si è data a questo progetto didattico) ha un valore di tipo interdisciplinare e può dunque coinvolgere anche gli insegnanti di altre materie (storia, lingue, geografia, educazione civica e informatica).

Si ritiene importante ai fini didattici valorizzare i lavori di gruppo, poichè questi favoriscono la crescita culturale e sociale dell'invividuo considerato come parte di un insieme. Di conseguenza, la verifica formativa acquisterebbe sotto quest'ottica un'importanza rilevante. Ad essa si aggiungerebbe ovviamente quella sommativa, sotto forma, ad esempio, di prove semistrutturate. In questo modo l'insegnante sarrebbe attento, oltre che a verificare i contenuti appresi, anche a valutare l'impegno, la maturità e la crescita dei singoli allievi all'interno delle dinamiche relazionali.

E' altresì utile sottolineare i pericoli in cui l'insegnante potrebbe incorrere affrontando un tema così ampio e difficile (considerando l'età dei discenti). E' importante evidenziare il ruolo del professore, il quale, nella rielaborazione finale o a gruppi, avrebbe la funzione di moderatore e l'intento di fornire agli allievi i giusti spunti utili alla discussione, e allo stesso tempo dovrebbe fare in modo che non si deragli in posizioni politicizzate o in banali luoghi comuni.