Clima nivale
Il clima nivale (dal latino nives, neve) comprende tre sottogruppi: il clima polare tipico delle aree polari
dell'estremo nord (Artide) [E1] e dell'estremo sud (Antartide [E1] [E1]);
il clima subpolare tipico delle aree continentali e oceaniche intorno ai poli
e clima di alta montagna localizzato sulle vette più alte della Terra.
Questi climi sono presentano caratteristiche comuni:
- freddi molto intensi per tutto il corso dell'anno.
Nelle regioni a clima polare le temperature sono molto basse,
ma si notano comunque delle differenze, in quanto l'Artico è meno freddo dell'Antartide:
a nord le temperature possono oscillano in estate tra 0° e i 5°, in inverno si raggiungono anche i -30°.
A sud invece nei mesi caldi la temperatura non sale mai sopra lo 0 e nei giorni più freddi si arriva anche ai -80°.
Nel clima subpolare durante la stagione più fredda, le temperature possono arrivare al massimo ai -35°.
- scarsità di precipitazioni, la temperatura essendo molto bassa limita la massimo l'evaporazione la fusione del ghiaccio.
Nelle regioni a clima montano le basse temperature delle zone più alte frenano generalmente le precipitazioni o
le trasformazioni in nuvole.
- moderata escursione termica stagionale. Durante l'estate, il ghiaccio che oggi ricopre le regioni polari riflette il
90% dei raggi solari, mantenendo le temperature fredde.
D'inverno invece il sole non compare nemmeno all'orizzonte, non vi è dunque l'alternanza tra giorno e notte.
Il clima montano è determinato dall'altitudine e dal rilievo;
presenta una diminuzione della pressione atmosferica e
della temperatura e un aumento dell'intensità d'insolazione.
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