Terapia
I farmaci antimalarici
disponibili sono limitati: alcuni sono di origine naturale, come il classico
chinino [S1](derivato dalla
corteccia dell'albero della china) o l'artemisina (estratta
dall’Artemisia annua, una pianta di origine orientale), altri sono di
sintesi (per lo più 4-aminochinolinici, antifolici, antifolinici, ecc.)[E1][E2][I1].
I farmaci più utilizzati e che
determinano i migliori risultati sono[S1][F1][F2][I1][I2]:
- attivi sui merozoiti ed in genere sulle forme presenti nel ciclo
endoeritrocitario (clorochina, chinina, pirimetamina);
- attivi sulle forme della fase esoeritrocitaria (proguanil, primachina,
meflochina, sulfamidici associati ad uno dei precedenti farmaci);
- gametocidi,cioè sterilizzanti i gameti (primachina, pirimatamina).
E’
in fase di studio l’allestimento di un vaccino attivo nei confronti del
P.falciparum; le ricerche sono rivolte all’impiego di antigeni provenienti
da forme diverse del plasmodio, in particolare dagli sporozoiti[E1][E2][I1].
La ricerca di nuovi strumenti contro la
malaria dovrebbe contare sulla creatività dei migliori scienziati per sviluppare
progetti di base e sostenere programmi per la messa a punto di nuovi medicinali
e vaccini[F1][F2] [S1].
Aggiungendo alle zanzariere impregnate un
vaccino multistadio più un trattamento antiparassitario somministrabile in dose
unica e con un effetto gametocitocida, si potrebbe trasformare il sogno
dell’eradicazione della malaria in realtà.
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