I sistemi energetici dell'organismo di Simone Acerbi (simo.acerbi@tiscali.it), Sonia Mencarelli (sonia.mencarelli@unito.it), Alessandra Cedrini (alecdrn@katamail.com)

GRASSI

Che cosa sono e a cosa servono

I grassi[I2][I3] o lipidi sono molecole molto ricche di energia non solubili in acqua.

Svolgono diverse funzioni importanti:

-costruiscono le membrane delle cellule;

-trasportano ormoni e vitamine nell’organismo;

-costruiscono una parte importante delle cellule nervose;

-fungono da supporto per gli organi interni;

-rappresentano una protezione dal freddo e dai traumi meccanici;

-rappresentano la maggior fonte energetica, soprattutto a riposo;

-forniscono alcuni nutrienti essenziali, ossia gli acidi grassi insaturi.

Dove si trovano

I grassi saturi sono quelli generalmente solidi a temperatura ambiente, contenuti ad esempio nella carne rossa, nel burro e margarina, nelle uova e nei formaggi. I grassi insaturi[I1], invece, come gli olii di semi e di pesce, sono liquidi a temperatura ambiente.

I grassi migliori sono quelli insaturi, perché vengono più facilmente trasformati in energia e agiscono come “spazzini” nelle arterie, mentre quelli saturi vi si depositano, ostruendole e indurendole. Principale responsabile dell’ostruzione dei vasi è un grasso molto noto, il colesterolo[I2] LDL, contenuto nei grassi di origine animale. Salutare è invece il colesterolo HDL[I1], contenuto soprattutto nel pesce grasso delle acque fredde.

Cosa succede in caso di carenza

Risentono della carenza di grassi le membrane cellulari, il sistema ormonale, il sistema di trasporto di vitamine liposolubili e il sistema nervoso, con conseguente astenia, debilitazione e fragilità dei capillari. Nelle donne un’alimentazione molto povera di grassi altera il ciclo mestruale.

Cosa succede in caso di eccesso

Il primo responsabile dei danni alla salute del cuore non è il grasso in generale, ma quella parte di colesterolo denominata LDL (lipoproteine a bassa densità), che, se in dosi elevate, si deposita lungo la parete interna delle coronarie[I1](i vasi che irrorano il cuore), con il rischio, negli anni, di ridurre o bloccare il flusso del sangue al cuore.

Ne consegue la morte di un certo numero di cellule cardiache, rimaste prive di ossigeno, e la possibile insorgenza dell’infarto.

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Edurete.org Roberto Trinchero