- Introduzione all'apparato muscolare -
Apparato muscolare : i muscoli rappresentano l'organo attivo della funzione del moto negli animali e nell’essere umano. I muscoli scheletrici sono costituiti da fibre muscolari scheletriche con una esigua quantità di tessuto connettivo, vasi sanguigni e nervi. Le fibre muscolari scheletriche sono l’equivalente delle cellule muscolari scheletriche. Ogni fibrocellula è una cellula cilindrica contenente numerosi nuclei periferici in prossimità della membrana cellulare. Le fibrocellule si sviluppano da cellule multinucleari immature denominate mioblasti. La molteplicità dei nuclei deriva dalla fusione dei mioblasti e non dalla divisione dei nuclei all’interno di essi. Quando le proteine contrattili si accumulano nel citoplasma i mioblasti si trasformano in fibrocellule muscolari. Poco dopo la formazione dei mioblasti, si sviluppano dei nervi nell’area interessata che innervano le fibre in evoluzione. II numero delle fibre rimane pressoché costante dopo la nascita. Quindi lo sviluppo dei muscoli non e dovuto ad un significativo aumento del numero (iperplasia) delle cellule muscolari, ma ad un aumento del loro volume (ipertrofia). Una singola fibra può estendersi da un capo all'altro di un piccolo muscolo, ma un muscolo più lungo richiede il susseguirsi di numerose fibre muscolari, unite alle loro estremità, per la copertura di tutta la sua lunghezza. Tali fibre possiedono una lunghezza che varia da 1 a 40 mm. Attorno a ciascuna fibra vi è una delicata lamina esterna costituita principalmente di fibre reticolari. Tale lamina è prodotta dalle fibre muscolari e, se osservata al microscopio ottico, risulta indistinguibile dalla membrana cellulare, il sarcolemma. L’endomisio, una delicata rete di connettivo lasso con numerose fibre connettivali, circonda ogni fibra musco1are fuori dalla lamina esterna. Un fascio di fibre con il loro endomisio viene rivestito da un altro strato di tessuto connettivo più spesso chiamato perimisio. Ogni fascia rivestita dal perimisio costituisce un fascicolo muscolare. Un muscolo è costituito da numerosi fascicoli riuniti assieme e rivestito da un terzo strato connettivo più spesso, l’epimisio, composto da tessuto connettivo denso fibroso collageno, che ricopre l’intera superficie muscolare. La fascia, uno strato di connettivo fibroso all’esterno dell’epimisio, separa un muscolo o un gruppo di muscoli dagli altri.
Nel corpo umano sono presenti più di 600 muscoli che costituiscono il 40% dello stesso peso corporeo.
Il tessuto di cui sono formati i muscoli è particolarmente elastico ed è costituito da cellule di forma allungata. I muscoli per compiere il loro lavoro hanno bisogno di molta energia. Per questo sono abbondantemente irrorati di sangue che fornisce loro il combustibile ed il comburente e provvede anche ad asportare i rifiuti del lavoro muscolare (acido lattico).
L'apparato muscolare è l'elemento attivo nella mobilizzazione del locomotore e conferisce il movimento dei visceri e delle loro porzioni.
Ciascuno di questi sistemi può subire nell'arco della vita lesioni più o meno gravi e, mentre alcune guariscono spontaneamente, altre necessitano dell'intervento chirurgico e/o farmacologico.
La debolezza muscolare di alcuni muscoli può aumentare il rischio di lesioni o traumi.
Inoltre l'apparato muscolare è soggetto a diversi tipi di modificazioni in seguito all'invecchiamento.
Il tessuto muscolare è altamente specializzato per contrarsi con forza. Fatta eccezione per i movimenti prodotti per ciglia e flagelli e per gli effetti gravitazionali, i muscoli sono responsabili della meccanica del nostro corpo.
La muscolatura presenta quattro caratteristiche funzionali principali: contrattilità, eccitabilità, estensibilità ed elasticità. La contrattilità si riferisce alla sua capacità di contrarsi con forza. Il muscolo viene definito eccitabile in base alla sua capacità di rispondere a stimoli nervosi o ormonali, rendendo possibile al sistema nervoso e, in taluni tipi di muscolo, al sistema endocrino, di regolare l’attività muscolare. L’estensibilità si riferisce alla suscettibilità dei muscoli ad essere stirati. Dopo la contrazione, i muscoli possono essere facilmente stirati fino alla loro lunghezza a riposo e anche oltre, fino ad certo limite. Se vengono stirati, ritornano alla lunghezza iniziale grazie alla loro elasticità.
La contrazione muscolare è responsabile dei movimenti del corpo. I muscoli si accorciano con forza durante la contrazione, ma si allungano passivamente. Quando i muscoli si contraggono causano il movimento delle strutture alle quali si inseriscono, ma il movimento opposto richiede una forza antagonista come quella prodotta da un altro muscolo, dalla gravità, o la forza di un fluido che riempie un organo cavo.
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