Classificazione in base al sistema di raffreddamento
Il corretto operare del sistema di
raffreddamento ¨¨ indispensabile per garantire il funzionamento
nonch¨¦ l'integrit¨¤ del motore. Durante la combustione
infatti si raggiungono temperature prossime a quelle di fusione degli
acciai che, unite alle sollecitazioni meccaniche, possono portare
alcune sue parti a subire deformazioni plastiche e quindi
irreversibili. Vengono di conseguenza affiancati ad esso sistemi atti
ad aumentare la dispersione di calore e quindi a mantenere la
temperatura all'interno di valori tollerabili.
Ci¨° avviene
sfruttando lo scambio termico con un fluido in moto, e quindi
continuamente rinnovato rispetto alle zone pi¨´ calde. In base
al tipo di motore e alle sue dimensioni si troveranno sistemi ad aria
o ad acqua.
Raffreddamento ad
aria
Il raffreddamento ad aria riguarda in
genere motori di piccole dimensioni del campo dei trasporti o delle
macchine operatrici. Esso infatti sfrutta la corrente che
naturalmente lambisce la testata durante il movimento (circolazione
dinamica). Per aumentare la superficie di scambio e quindi il calore
dissipato (a parit¨¤ si ¦¤T)
essa presenta una caratteristica superficie alettata sulla testata e
sui cilindri. Se il motore ¨¨ esterno al veicolo, come accade
ad esempio nei motocicli, questo accorgimento ¨¨ in genere
sufficiente a garantirne l'integrit¨¤ in assenza di anomalie.
La dove non ¨¨ cos¨¬, ad esempio quando il motore ¨¨
coperto, ad apposite feritoie, che permettono la circolazione
dell'aria, vengono affiancate delle ventole per forzarne un flusso
maggiore.
In
alcuni casi, come nei motori a 4 tempi, anche la circolazione
dell'olio sostiene quest'importante funzione.
Tali
sistemi permettono sicuramente scambi termici minori rispetto a
quelli a liquido a vantaggio di una maggiore semplicit¨¤
costruttiva.
Raffreddamento
a liquido
Oggi
¨¨ il sistema pi¨´ comune grazie alla sua maggiore
capacit¨¤ disperdente che meglio si adatta alla sempre maggiore
potenza prodotta nei motori endotermici.
Di
tale potenza infatti solo il 30% viene trasformata in lavoro
meccanico mentre il restante 70% diviene calore. Di questo il 30%
viene ceduto ai gas di scarico, e con essi espulso, mentre ¨¨
compito del circuito di raffreddamento assorbire la maggior parte di
ci¨° che resta (circa un altro 30%). La superficie di scambio
riguarda sempre testata e cilindri (le parti pi¨´ prossime alla
camera di combustione) anche se la buona conduttivit¨¤ di
acciaio, ghisa e alluminio (i materiali pi¨´ comunemente usati
nella realizzazione di motori) fa si che l'intera macchina raggiunga
temperature considerevoli.
In
generale i motori diesel necessitano di un impianto pi¨´
potente poich¨¦ la combustione avviene a temperatura pi¨´
elevate mentre i gas di scarico sono pi¨´ freddi e quindi in
grado di disperdere meno calore a parit¨¤ di portata.
I
primi sistemi di raffreddamento di questo genere erano ad acqua,
liquido che oggi sarebbe inadeguato a causa della temperatura di
ebollizione relativamente bassa e dell'espansione che subisce durante
il congelamento in grado di causare seri danni ai condotti del
circuito. Attualmente la maggior parte dei refrigeranti ad essa
associa glicole etilenico, sostanza che porta il punto di ebollizione
del fluido a 110ˇăC e quella di congelamento a -40ˇăC e che
permette di mantenere la temperatura di lavoro entro valori
sostenibili. Altri additivi consentono in oltre di ridurre al minimo
gli inconvenienti causati dall'acqua stessa come i depositi di
calcare e la corrosione (l'acqua come noto ¨¨ un elettrolita).
Tecnicamente
esso si basa su una struttura decisamente pi¨´ complessa del
caso precedente. Il circuito del fluido e diviso in due parti: la
prima, pi¨´ corta, in contatto con le parti calde (cilindri e
testata) la seconda pi¨´ esterna collegata al radiatore.
Dopo
l'accensione il fluido non viene messo in circolazione finch¨¦
la distribuzione di temperatura sul monoblocco e sulla testata non
diviene uniforme e tale, nei valori, da favorire il funzionamento
della macchina. Quindi, grazie ad una pompa
collegata all'albero motore dalla
cinghia di distribuzione, il fluido entrer¨¤ in circolo nella
prima parte del circuito (costituita da tubi in gomma e da apposite
cavit¨¤ ricavate nel motore stesso).
Raggiunta
la temperatura di esercizio (tra i 70ˇăC e gli 80ˇăC) un
azioner¨¤ la valvola by-pass
che devier¨¤ il liquido verso il radiatore coinvolgendo anche
la seconda parte dell'impianto. Il radiatore ¨¨ in pratica uno
scambiatore di calore costituito da un ˇ°pacco radianteˇ±
di tubi metallici alettati che cede il calore in eccesso all'aria
proveniente dall'ambiente esterno forzata nella sua direzione da una
ventola.
Essa pu¨° essere azionata dall'albero motore (attraverso un
opportuno meccanismo di trasmissione) o da un motorino elettrico e
viene attivata quando necessario (ad esempio in sosta) da un
interruttore termostatico posto in prossimit¨¤ del radiatore
stesso (in genere tarato intorno ai 90ˇăC). Infine qualora vi
fossero delle variazioni di volume del fluido entrerebbe in opera la
vaschetta (o vaso) di espansione. Essa non ¨¨ altro che un
piccolo serbatoio con la funzione di compensare eventuali perdite e
di assorbire l'espansione del liquido nel caso in cui entrasse in
ebollizione.
Nei
sistemi di raffreddamento pi¨´ recenti, la regolazione viene
affidata a due valvole, poste rispettivamente tra l'uscita della
testata e l'ingresso del radiatore e tra l'uscita del radiatore e il
blocco cilindri. In questo modo, alternando l'apertura dei due
componenti, ¨¨ possibile miscelare in modo graduale acqua calda
e fredda, regolando in modo preciso la temperatura nelle diverse zone
del motore
Nei
casi in cui il sistema non fosse comunque in grado di garantire
l'incolumit¨¤ della macchina una spia luminosa (nei veicoli
posta sul cruscotto) avvertir¨¤ l'operatore perch¨¨ la
arresti .
Teoria
Francese
http://fr.wikipedia.org/wiki/Watercooling
Inglese
http://en.wikipedia.org/wiki/Air-cooled_engine
http://en.wikipedia.org/wiki/Water_cooling
Italiano
http://it.wikipedia.org/wiki/Raffreddamento_ad_aria
http://it.wikipedia.org/wiki/Raffreddamento_a_liquido
http://www.alboautotrasporto.it/index.asp?pagecode=572
http://staff.nt2.it/michele/immagine_157_radiatore.aspx
Portoghese
http://www.perfectum.eng.br/diesel1a4.html
http://pt.delphi.com/enpt/manufacturers/auto/heatcool/pwrtrncool/modules/
Spagnolo
http://www.transporte.cu/ignicion/cd2002/motor_co/enfriami.htm
http://www.automecanico.com/auto2031/enfriamientoo.html
http://www.rolcar.com.mx/Mecanica%20de%20los%20sabados/R
adiador/Radiador.htm
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