Come costruire un progetto educativo di Fabia Facchinetti (facchinettifabya@libero.it), Anna Natella (anna.natella@lycos.it)

Elementi progettuali

La progettazione educativa,come d'altronde qualsisi altra progettazione,mobilita forze immaginative e ideative e richiede al tempo stesso anche sistematicitàn e riflessione. Ciò che connota la dimensione progettuale è la capacità di immergersi nella realtà per modificarla:questo avviene tracciando dapprima un disegno e poi definendo una realtà lasciando,però ampi margini perchè le circostanze possano svilupparsi,espandersi approfondirsi. La progettualità è infatti una <> che si esprime in una ipotesi. La dimensione progettuale è tratto costitutivo della pratica educativa e si esplica in numerosi ambiti:scolastico,socio-assistenziale,di animazione culturale,di formazione degli adulti. Non si indaghrà nello specifico la varietà di strumenti(valutativi,applicativi,osservativi)utilizzati nelle molteplici situazioni educative,bensì il rilievo attribuito alle fasi della progettazione,nei differenti modelli progettuali per evidenziarne le peculiarità che li rendono più adatti a impieghi diversi. Tutti i percorsi progettuali sono processi a spirale poichè lo schema generale prevede,quasi sempre,che ogni passo del percorso si compia sulla base degli esiti della fase precedente.Caratteristica di ogni progetto è,infatti la circolarità:in ogni momento è possibile intervenireper adeguare l'itinerario alla realtà e ai bisogni dei soggetti in formazione. -MODELLO EPISTEMIOPLOGICO(metodo classico) Questo modello prevede un intervento rigido,una programmazione con mezzi e metodi che sicuramente raggiungono gli scopi. _MODELLO ONTOLOGICO In questo modello ci si lascia guidare da una visione più complessa,e la scelta di utilizzare questo si lega al fatto che gli schemi di intervento presrentati si applicano ad una realtà,quella sociale.che deve fare i conti con un uomo sottostante al propio operato:il modello progettuale,utilizzato nelle specifiche circostanze,dipende da ciò che ci si persegue nel momento specifico e da quella che si reputa essere la peculiarità del soggetto a cui ci si rivolge(più importanza all'aspetto cognitivo,razionale). Da qui nascono i diversimodi di impostare la progettazione educativa. TIPOLOGIE DI PROGETTAZIONE EDUCATIVA -Programmazione lineare-sequenziale:modello gerarchico,particolarmente utilizzata nell'ambito scolastico e dell'educazione formale.Modello che si caratterizza per ii primato degli obiettivi,l'individuazione di mezzi a essi congruenti,la verifica finale del loro raggiungimento.Gli obiettivi sono prefissati in unità il cui svolgimento è monitorizzato con predefinite sequenze di verifiche e valutazioni.Questo modello mette in relazione diretta stimolo e risposta.Ritiene che l'apprendimento avvenga attraverso una sequenza didattica in cui lo stimolo sia ripetuto e si attivi il rinforzo nelle sue due forme:cognitiva ed affettiva.La sua validità,per esempio,si ha in quegli ambiti in cui è necessario trasmettere obiettivi,conoscitivi o comportamentali,molto specifici:si tratta di percorsi in cui la definizione della situazione di partenza è già avvenuta e ci si trova difronte a gruppi ,o singoli,che possiedono i prerequisiti per iniziare il percorso.(corsi di aggiornamento) -progettazione complessa e reticolare questo si colloca all'interno della teoria della complessità I principali teorici della complessità:Edgar Morin,Gregory Bateson. La realtà è complessa e,in quanto tale,non si presta a essere progettata in termini casuali;cosi come il bisogni ha molteplici sfaccettature,anche l'intervento deve essere articolato nello stesso modo.In questa modalità progettuale rientrano teorie didattiche quali la didattica per concetti,modello dello sfondo integratore,progettare per situazionie e modelli al difuori dell'ambito scolastico(il lavoro di rete). -postprogrammazione:si rifà alla pedagogia che sostiene la valorizzazione educativa dei sentimenti,degli affetti,delle passioni e tiene conto degli eventi inattesi,improgettati che però accadono e trasformano lo scenario delle attese e del pensabile.E'una modalità progettuale che lascia spazio all'immaginazione e al supermento del noto.Si fonda sulla centralità dell'individuo e non dell'obiettivo,è fondata sulla relazione tra adulti e bambini in un contesto educativo.In questa prospettiva la complessità viene interpretata nel senso delle infinite possibilità si esperienza dell'essere umano. -progettazuione aperta o cooperativa:è una modalità operativa che esclude l'imperativo efficientistico e organizzativo,per andare incontro alle esigenze dei soggetti a cui si riolge l'intervento.Si connota per una particolare disponibilità al confronto,al dialogo,al rispetto dei bisogni e delle riserve altrui.

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Edurete.org Roberto Trinchero