7.
Progetto educativo scolastico
1 Ruolo della scuola
Accogliere, comunicare, scambiare: sono i tre punti forti per una scuola
per tutti e di tutti. Per realizzare un progetto educativo che coniughi insieme
pari opportunità con il rispetto delle differenze, la scuola deve poter contare
su una didattica quotidiana che vede l’intero coinvolgimento di tutte le
discipline e di tutti gli insegnanti nella costruzione di un atteggiamento di
rispetto e di accettazione della diversità che superi la tolleranza positiva
per un’integrazione vera e consapevole sulla base della progettazione del “Piano dell’Offerta Formativa” (POF) e del
“Piano Educativo Individualizzato” (PEI).
Secondo l'articolo tre della Costituzione: “Tutti i cittadini hanno pari
dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzioni di sesso,
di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni
personali e sociali”.
Ne deriva che la scuola deve operare con ogni mezzo per:
-
differenziare la proposta formativa adeguandola alle
esigenze di ciascuno: a tutti gli alunni deve essere data la possibilità di
sviluppare al meglio la propria identità e potenzialità;
-
perseguire il diritto di ognuno ad apprendere, nel
rispetto dei tempi e delle modalità proprie, progettando percorsi atti al
superamento delle difficoltà;
-
promuovere intelligenza creativa, far emergere il
talento espressivo dello studente;
-
promuovere la libertà di pensiero e di espressione e la
convivenza anche in contesti multietnici e pluriconfessionali;
-
valorizzare le molteplici risorse esistenti sul
territorio (enti locali, associazioni, agenzie culturali e professionali,
società sportive, gruppi di volontariato, ma anche organismi privati) allo
scopo di realizzare un progetto educativo ricco e articolato.
L'arricchimento e la diversificazione del percorso formativo sono
finalizzati a garantire a tutti uguali opportunità di crescita culturale e la
scuola s’impegna a far sì che ogni attività didattica sia rivolta sempre alla
totalità degli alunni e delle alunne, la fruizione del servizio di refezione
non sia limitata o ridotta per motivi religiosi o d'opinione, agevolare la
frequenza scolastica di alunni che soffrono di temporanei e limitati
impedimenti fisici.
L'integrazione degli alunni
disabili impegna docenti, alunni e genitori nel difficile percorso
d’accettazione della diversità e rappresenta un importante momento di crescita
personale e umana per ogni componente della comunità scolastica. Per ciascun
alunno con handicap la scuola, in collaborazione con la famiglia e con gli
specialisti del servizio territoriale, predispone un apposito "Piano
Educativo Individualizzato" (PEI).
1.1 Tecnologie didattiche e interventi
formativi: cooperazione multimediale
Le tecnologie didattiche (e quelle multimediali in modo particolare)
rappresentano un decisivo elemento di innovazione nel sistema scolastico.
Intendiamo la multimedialità come:
-
strumento creativo di conoscenza e di interazione;
-
mezzo che offre agli alunni la possibilità di costruire
autonomamente propri percorsi cognitivi;
-
mezzo che permette la realizzazione di progetti comuni,
con la costruzione di forme di cooperazione, con la revisione ed il
perfezionamento continuo del lavoro collaborativo di gruppo.
-
oggetto di apprendimento;
La multimedialità può svolgere un importante ruolo nei processi di
strutturazione delle conoscenze. L'ambiente reticolare in cui ci si muove con
l'uso consapevole dei nuovi media consente di essere in sintonia con i processi
mentali soprattutto delle nuove generazioni, che non sono solo lineari e
sequenziali, bensì di tipo reticolare, provvisti di nodi e links.
2 Il Piano
dell'Offerta Formativa
Il POF è il Piano dell'Offerta
Formativa della scuola, cioè un documento di impegni tra la scuola e il
territorio incentrato sul rapporto tra scuola-studenti e famiglia.
Il POF è approvato dal Consiglio
di istituto ed elaborato dal Collegio dei Docenti ed ha durata annuale: ogni
anno la scuola, quindi, ripete il lungo percorso di progettazione-approvazione.
Il Piano dell'offerta Formativa è
il progetto nel quale si concretizza il complessivo processo educativo di ogni
scuola mettendone a fuoco il disegno coerente delle scelte culturali,
didattiche e organizzative. Il POF è quindi il documento fondamentale
costitutivo dell'identità culturale e progettuale della scuola e rappresenta in
modo esplicito la progettazione curriculare, extracurriculare, educative ed
organizzativa di una scuola autonoma.
E' dunque il documento
fondamentale dell'Autonomia.
Un Piano: è una mappa o
intinerario delle decisioni relative alle scelte didattiche e
organizzative,quindi î allo stesso tempo un piano previsionale (mappa delle
decisioni) e piano esecutivo nel senso che ciò che è scritto verrà eseguito.
Una Offerta: il POF è una offerta Formativa. Formativa è un termine
in cui si fondono i principi dell'istruzione e dell'educazione. Dando vita ad
un’esperienza scolastica con valenza formativa integrale e per certi aspetti
irripetibile.
Un Impegno: è un impegno perché
documenta gli impegni. Per l'insegnante è lo strumento per definire le proprie
attività, per lo studente e i genitori lo strumento che li aiuta a conoscere
cosa la scuola intende fare e come. Il POF quindi non è astrazione o un nuovo
adempimento burocratico, di cui la scuola non ne sente assolutamente il
bisogno, ma una dichiarazione di azioni concrete.
Un Processo: il POF si
può definire come un processo inevitabilmente destinato a crescere nel tempo
con l'esperienza e la partecipazione di tutti i soggetti interessati e
coinvolti.
Una Mentalità: il POF è una
mentalità, uno stile di lavoro che sollecita nella progettazione il senso di
responsabilità,di razionalità e di partecipazione di ogni scuola.
Una Identità: il Piano è una
identità. questo significa che nel Piano l'identità emerge se è chiaramente
evidente come intende realizzare il successo scolastico, obiettivo
fondamentale, precisando i tempi e i modi.
Il Cuore del
Piano dell'offerta formativa
Il POF ha un cuore, un centro di
granitá intorno al quale ruota l'intera mappa delle decisioni. Nell'ambito
dell'autonomia il cuore del POF è la didattica, intesa come quella strategia
consapevole che la scuola mette in gioco per finalizzare tutte le azioni
previste al successo formativo di ogni alunno.
La programmazione del Piano dell'offerta
formativa
Per programmazione si intende
l’elaborazione di un progetto che, in un’ottica di formazione globale
permanente espliciti con chiarezza, precisione, consapevolezza, le varie fasi
del processo educativo, tenendo conto sia delle reali condizioni sociali,
culturali, ambientali in cui si opera, sia delle risorse disponibili.
La sua pianificazione prevede:
-
l’analisi della situazione iniziale;
-
la definizione di obiettivi generali di tipo pedagogico;
-
di obiettivi interdisciplinari e disciplinari efficaci
alla formazione e all’apprendimento dell’alunno;
-
la selezione dei contenuti;
-
la selezione delle metodologie e strategie;
-
la ricerca di procedure di osservazione, valutazione e
autovalutazione.
Monitoraggio e aggiornamento del Piano
dell'offerta formativa
Il Piano viene controllato e aggiornato anche in relazione ad una
periodica valutazione degli esiti formativi realizzata mediante strumenti
diversificati.
Autoanalisi dei diversi team docenti impegnati nelle attività
-
analisi della congruenza fra obiettivi del progetto e
risultati raggiunti da svolgersi in sede di collegio dei docenti e di consiglio
di istituto;
-
questionari rivolti agli alunni e alle famiglie per
verificarne l'accettazione dell'organizzazione didattica;
-
incontri con esperti allo scopo di controllare e
regolare i processi in atto.
3 Piano Educativo Individualizzato
Il Piano educativo individualizzato (P.E.I.), è il documento nel quale
vengono descritti gli interventi integrati ed equilibrati tra di loro,
predisposti per l'alunno in situazione di handicap, in un determinato periodo
di tempo, ai fini della realizzazione del diritto all'educazione e all'istruzione.
Sono componenti indispensabili nella stesura e nella definizione del PEI:
-
i dati
conoscitivi raccolti attraverso l'osservazione iniziale, i colloqui con i
genitori, con i medici o gli esperti che operano sull'alunno, la lettura della
documentazione esistente, ecc.
-
la diagnosi
funzionale che deve essere fornita dall'ASL;
-
l'analisi delle
risorse della scuola e del territorio;
-
la programmazione
individualizzata, che comprende la scelta degli obiettivi, delle
metodologie, delle strategie che si vogliono adottare per valorizzare le
risorse dell'alunno.
Fonte: centro documentazione del Progetto Peter Pan in attuazione
della legge 285/97
Monitoraggio
e verifiche
I soggetti preposti verificano gli effetti dei diversi interventi
disposti e l'influenza esercitata dall'ambiente scolastico sull'alunno in
situazione di handicap. Gli esiti delle verifiche devono confluire nel P.E.I.
Il percorso formativo è un tratto, una tappa, dell'intero progetto di
vita. Come ogni progetto di vita, anche il percorso formativo si traduce in
progetto e prende senso e contenuto dal contesto socio-culturale
dell'individuo, dalla sua motivazione, dagli obiettivi che si pone e dalle
risorse personali e sociali, disponibili o reperibili.
Favorire e promuove la partecipazione attiva della persona disabile al
suo progetto di vita, ne rafforza l'identità personale e sociale, ne sostiene
l'autostima, la rende e la fa sentire a pieno titolo un cittadino ed un
lavoratore, generando integrazione sociale.