5. Complex Instructions
La Complex instruction di Elisabeth Cohen è un programma, partito vent’anni fa dall’università di Stanford, che si prefigge di realizzare l’equità in classe, studiando le cause sociali delle disuguaglianze di base e costruendo pratiche educative, basate soprattutto sulla cooperazione, capaci di mettere in questione tali elementi di disuguaglianza. Ciò è possibile solo se l’interazione tra gli studenti avviene sulla base di un’eguaglianza di status, per ottenere la quale è assolutamente necessario modificare in profondità tante abitudini delle scuole, nonché abbandonare la chiacchiera sulle differenze culturali per potere lasciare spazio al sospetto che le disuguaglianze sociali si traducono nelle classi in differenze di status scolastico, con ripercussioni assai nocive sullo sviluppo delle capacità e delle competenze degli allievi.
E’ una modalità che muove dal riconoscimento della pluralità delle intelligenze, da attivare attraverso un lavoro di ristrutturazione dei rapporti nelle classi.
L’eterogeneità non costituisce uno svantaggio, ma diventa occasione di crescita sia a livello cognitivo sia sociale.
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