L’agricoltura industrializzata e quella tradizionale hanno un impatto superiore a quello di qualsiasi altra attività umana, sull’aria, sul suolo e sulle risorse idriche. I maggiori problemi che si determinano sono:
- degradazione del suolo, che prevede l’erosione (nei soli Stati Uniti la perdita dei suoli è causata dall’eccessivo pascolo); la salinizzazione e saturazione d’acqua nei terreni molto irrigati; la desertificazione che può essere causata da un eccessivo pascolo, dal disboscamento o dallo sbagliato utilizzo di tecniche di conservazione del suolo;
- uso ed esaurimento dell’acqua che può avvenire a causa di eccessivi prelievi per l’irrigazione;
- inquinamento dell’acqua e dell’aria dovuto all’utilizzo spropositato di pesticidi spruzzati da aereoplani o da nebulizzatori a terra. Tali prodotti creano una moria altissima di pesci molluschi e crostacei nei fiumi, nei laghi e negli estuari;
- perdita della biodiversità; si ha una perdita della diversità genetica vegetale a causa del disboscamento di praterie e foreste caratterizzate da un’ampia diversità, per sostituirli con monoculture. Un altro pericolo è quello di estinzione della vita selvatica dovuto alla perdita di habitat che è avvenuto inseguito al disboscamento delle foreste;
- minacce alla salute dell’uomo sono considerati tutti gli scarichi di rifiuti nelle sorgenti di acqua potabile e la presenza di pesticidi in queste.