Gli organismi internazionali di Domenico Musso (dom.musso@tiscali.it), Tino Petito (tinoeco@libero.it), Roberta Rabino (robyrabbit@virgilio.it), Alessandra Ressico (alessandraressico@yahoo.it), Giulia Violante (giulia.violante@libero.it)

RECENTI EVOLUZIONI

6. RECENTI EVOLUZIONI

In quest’ultima sezione andremo a vedere i recenti cambiamenti che hanno coinvolto lo scenario internazionale costringendo il FMI a intervenire più volte. Il contesto temporale considerato parte dal 1994 e va a considerare le seguenti crisi:

- Messico 1994

- Sud Est Asiatico 1997 – 1998

- Russia 1998

- Argentina 2001

Gli eventi che hanno sconvolto queste economie hanno portato al rischio di bancarotta dello Stato e di tutta una serie di istituzioni finanziarie nazionali, ma non solo. Si sono ulteriormente propagate ad altri mercati nazionali mettendo in pericolo l’intera stabilità finanziaria internazionale. Inoltre occorre rilevare che in Argentina c’è stato il default [I][DE][ES][FR] del debito sovrano che si è abbattuto su tutta una serie di soggetti anche di natura non istituzionale.

Proprio per evitare questo peggioramento che avrebbe portato solo cattive conseguenze il FMI con la Banca Mondiale sono intervenuti in modo massiccio approvando tutta una serie di cospicui finanziamenti in favore dei paesi colpiti. L’assistenza finanziaria del Fondo si è trasformata talvolta in una assistenza a lungo termine per quei paesi che hanno visto più volte concedersi un nuovo prestito o rinnovare uno iniziale per molti periodi successivi.

Nel medesimo tempo alcuni cambiamenti hanno interessato l’istituzione con l’intento di adeguare la struttura al cambiamento del contesto operativo di riferimento. In particolare i cambiamenti hanno interessato:

- l’informazione;

- lo sviluppo di standard di buone pratiche;

- la prevenzione delle crisi.

L’informazione ha spinto una quantità sempre maggiore di dati da fornire all’istituzione ma anche una maggiore trasparenza sul suo operato in quanto come già fatto notare in precedenza sul sito ufficiale sono disponibili le pubblicazioni che regolarmente vengono messe on line e sono consultabili da chiunque possa fruire di un collegamento internet anche non dell’ultima generazione. I documenti infatti sono scaricabili in formato pdf. [I][DE][F][ES]

Lo sviluppo di standard di buone pratiche anche dette codes of good practises viene fatto in collaborazione con la Banca Mondiale e ha lo scopo di rendere standard determinate buone abitudini in campo economico. Naturalmente prima di introdurre nuove condotte è importante conoscere bene quelle che già si praticano e per fare questo viene promossa la redazione di relazioni dirette a valutare l’affidabilità del sistema finanziario nazionale. In questo modo si valutano così quali sono i principali miglioramenti da attuare cercando di renderli il più possibile un’abitudine e non un accorgimento temporaneo.

La prevenzione delle crisi porta l’intervento del Fondo in una diversa ottica di intervento. Non più infatti agire quando la crisi è già in atto ma andare a fare leva sulle questioni critiche il più presto possibile cercando di concentrarsi sui sintomi che traspaiono in maniera seppur lieve. A tal fine si è istituito un nuovo strumento di finanziamento che prende il nome di Contingent Credit Lines visto in precedenza nel punto 4.

Al di là di questi interventi rimangono tutta una serie di interrogativi sul futuro dell’organizzazione e sulle linee di azione da tenere. Non a caso numerosi studiosi si sono occupati e si occupano dell’argomento cercando di dare delle risposte concrete e/o prospettando modificazioni alla struttura economica finanziaria internazionale. Tra i molti ricordiamo il contributo dell’economista Joseph E. Stiglitz (in proposito per un approfondimento si tenga presente “J.E. Stiglitz [E1][I][DE1][E2][ES][F1][F2][DE2], La globalizzazione [E][DE] e i suoi oppositori, Torino, Einaudi, ultima edizione").

Nell’idea dei fondatori il FMI doveva contribuire all’integrazione, commerciale e finanziaria, tra le nazioni, principalmente vegliando sulla stabilità dei cambi e assicurando il funzionamento dei pagamenti internazionali. Ora lasciamo valutare al lettore, alla luce della propria conoscenza soggettiva se questo obiettivo sia da ritenersi raggiunto oppure no. E se si ritiene sia stato raggiunto dare un giudizio sul livello qualitativo del risultato. Perché se è vero che le cifre sono importanti è altrettanto vero che dietro le cifre ci sono le vite di milioni di persone che magari pagano o hanno pagato un prezzo più o meno elevatoper rientrare in una determinata statistica. Dunque un certo grado di flessibilità è in ogni caso auspicabile anche e soprattutto per il futuro che ci attende tenendo a mente il mandato originariamente stabilito di promuovere il benessere della collettività.

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