Gli organismi internazionali di Domenico Musso (dom.musso@tiscali.it), Tino Petito (tinoeco@libero.it), Roberta Rabino (robyrabbit@virgilio.it), Alessandra Ressico (alessandraressico@yahoo.it), Giulia Violante (giulia.violante@libero.it)

INTRODUZIONE & NASCITA

1. INTRODUZIONE

Parlare di Fondo Monetario Internazionale (FMI) significa trattare un argomento di attualità che spesso e volentieri compare nella stampa nazionale e internazionale riguardo a problematiche di natura economica. Non sempre però tale istituzione è conosciuta adeguatamente dalla comunità e di conseguenza il suo ruolo, nonostante sia operativa da più di mezzo secolo.

In buona sostanza il compito del FMI è quello di promuovere la crescita economica globale, spingendo i paesi ad attuare politiche economiche il più possibile sane e coerenti fra loro cercando di garantire una certa stabilità del sistema monetario e finanziario internazionale. In questa sede cercheremo di vedere le principali funzioni di tale istituzione anteponendo qualche nozione storica a una semplice rassegna sulle funzioni e sull’organizzazione e chiudendo con qualche notizia operativa alla luce delle recenti crisi che hanno coinvolto determinati paesi.

2. NASCITA

Il Fondo Monetario Internazionale nasce [E] nel 1944 con gli accordi di Bretton Woods [IT][E1][ES][F][E2] (New Hampshire U.S.A.) durante la II Guerra Mondiale. Più precisamente la conferenza fu convocata nel maggio del 1944 dall’allora Segretario di stato degli Stati Uniti, Henry Morgenthau [E1][E2][DE][ES][FR] e vi parteciparono 44 paesi. Per ovvie ragioni di carattere bellico, tra i convocati non erano presenti Germania, Giappone e Italia.

L’intento della conferenza era quello di formulare proposte al fine di istituire un Fondo monetario internazionale e possibilmente per una Banca per la ricostruzione e lo sviluppo. Quest’ultima sarebbe poi diventata la Banca Mondiale a cui rimandiamo, per una più completa trattazione, all’apposita sezione di questo percorso didattico.

Il risultato dei lavori, che andarono avanti fino al 22 luglio, furono gli statuti detti Articles of Agreement, formulati per il FMI e per la Banca Mondiale e una serie di risoluzioni collaterali nelle quali si trovano i fondamenti per la creazione di un ulteriore istituzione al servizio del commercio mondiale di cui nuovamente facciamo riferimento a un’altra sezione specifica di questo percorso. Lo Statuto [IT][E][ES][FR] venne ratificato il 27 dicembre del 1945 da 29 dei 44 paesi originari che avevano partecipato alla conferenza. V’è da dire che delle tre nazioni non considerate per motivi riconducibili al conflitto mondiale, l’Italia fu la prima a sottoscrivere gli accordi, nel marzo del 1947, grazie all’appoggio degli Stati Uniti e del Regno Unito.

Oggi il FMI può essere vista come un’organizzazione a carattere quasi universale. I paesi membri sono più di 180 e dallo scenario che si prospettava durante gli accordi di Bretton Woods sono cambiate innumerevoli cose. Alla luce di ciò gli Articles of Agreement (lo Statuto del FMI) ha subito quattro emendamenti. La natura del fondo è comunque rimasta abbastanza originale anche se gli strumenti che esso usa per perseguire i suoi fini sono stati rinnovati nel corso degli anni.

Altra precisazione va fatta in quanto il FMI ha una sua propria moneta, il diritto speciale di prelievo (dsp), [IT][E][DE][ES][FR] o anche special drawing rights (sdr), che è determinata secondo un paniere di quattro valute: Dollaro (USD), Euro (EUR), Yen (JPY) e Sterlina (GBP).

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Edurete.org Roberto Trinchero