Gli organismi unicellulari che possono essere usati per il monitoraggio
ambientale sono numerosi e comprendono batteri procarioti e protozoi eucarioti.
E' opportuno ricordare che i protozoi ciliati [I1]
[I2]
[I3]
[I4] [E1]
[E2] [E3]
sono un gruppo sistematico di organismi appartenenti al regno dei Protisti,
caratterizzato dall'essere formato da organismi unicellulari spesso di dubbia o
difficile classificazione.
Un ciliato è il Paramecium [I1]
[E1]
[F1]
[E2], che si trova
spesso nelle acque stagnanti.
L'uso dei protozoi come bioindicatori venne già fatto agli inizi del
Novecento. Si vide che tali organismi detti saprobici [I1]
[I2]
[I3] [E1]
[E2]
( dal greco sapròs, marcio) da alcuni autori, segnalavano adeguatamente
le variazioni nella quantità di sostanza organica in decomposizione presente
nei corsi d'acqua.
Essi si localizzano anche nei fanghi attivi degli impianti di depurazione
delle acque.
Quasi tutti questi protozoi si nutrono dei batteri presenti nei fiocchi del mixed
liquor dei fanghi attivi [E1]
[I1],
anche se alcuni sono essenzialmente predatori dei ciliati. In tali fanghi è
possibile riconoscere la formazione di particolari catene trofiche.
Alcuni studiosi segnalano che la presenza nei fanghi di una concentrazione di
protozoi ciliati pari a 107 individui/litro, o superiore, sta a
significare un funzionamento buono dell'impianto di depurazione, mentre una
presenza pari o inferiore a 104 individui/litro indica una scarsa
depurazione.