EMIGRAZIONE
EMIGRAZIONE
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S'intende lo spostamento dal Paese di origine, verso un altro lontano, al fine di stabilire un miglioramento delle proprie condizioni di vita e di lavoro.
Le cause possono essere molteplici, tra le quali vi sono anche problematiche relative a persecuzioni politiche.
Il Nord Africa- Maghreb (Tunisia e Marocco), costituisce la culla dei paesi che per primi hanno dato origine al fenomeno migratorio,creando massicce correnti di spostamenti in massa verso l'Italia.
Gili immigrati TUNISINI.
Gli immigrati provenienti dalla Tunisia sono apparsi in numero consistente sulla scena dell'immigrazione straniere in Italia, tanto da arrivare
a raggiungere cifre molto alte; essi hanno potuto regolarizzare la propria posizione giuridica sin dal 1990, grazie alla sanatoria prevista dalla legge Martelli.
Un nucleo "storico" di tunisini risiedeva però già da tempo in Sicilia, in particolare nelle zone di Mazara del Vallo, Marsala, Trapani, dove lavorava nella pesca( la popolazione è
costituita dal 50% circa da tunisini); lì si è creata la prima scuola "nazionale" per i figli degli immigrati, con docenti inviati dal governo della Tunisia, incaricati di seguire il programma scolastico nazionale.
Oltre alla Sicilia, essi sono distribuiti in quantità più ridotte su tutto il territorio nazionale (Lombardia, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Lazio); svolgono attività stagionali, a volte precarie:
molti sono impiegati nel settore terziario dequalificato (ristorazione, commercio, pulizie) e nelle piccole- medie aziende.
Inizialmente si trattava di comunità prettamente maschili, che negli anni si sono trasformate in nuclei familiari con l'arrivo delle donne, con i bambini per
ricongiungimneto familiare. E' aumentato inoltre il numero dei matrimoni misti, tra tunisini e italiane o viceversa.
Dal Marocco in Italia.
Gli immigrati marocchini rappresentano il gruppo quantitativamente più numeroso in Italia, di provenienza magrebina.
Un popolo tradizionalmente di emigrati, i marocchini si sono indirizzati verso l'Italia anche in seguito alla chiusura delle frontiere di altri paesi europei, che hanno costituito per decenni
le mete privilegiate del loro esodo (Francia, Belgio, Germania), dove hanno formato intere comunità stabilizzate da anni.
In Italia sono distribuiti sull'intero territorio nazionale, con concentrazioni più significative nelle principali città e nelle regioni del centro-nord.
All'interno dei gruppi si osservano, caratteristiche socio-demografiche e condizioni d'inserimento differenti: accanto a giovani, scolarizzati a livello medio-alto,
francofoni che provengono dalle città, vi sono marocchini di età più elevata, di origine rurale, con bassi livelli di scolarità.
Anche l'inserimento lavorativo non si presenta omogeneo: una parte degli immigrati svolge ancora oggi attività stagionali precarie e marginali (lavavetri, ambulanti, braccianti stagionali),
mentre un'altra, la più cospicua, è inserita regolarmente in attività produttive(edilizia, fabbriche, aziende meccaniche).
In queste zone, dove le condizioni di lavoro sono stabili si è assistito ad una fase di stabilizzazione, con il ricongiungimento familiare e la riproduzione
di nuovi nuclei familiari e abitativi.
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