Il primo passo dell'attività didattica è la valutazione della competenza linguistica del bambino, attraverso la quale il docente può rendersi conto del livello di sviluppo del linguaggio raggiunto dal bambino. Lo stimolo alla verbalizzazione può avvenire attraverso la lettura di scenette o lo svolgimento di attività ludiche[I1] [E1] sia di semplice svago che utili all'allenamento dell'udito.
Il secondo momento è costituito dalla ricerca degli elementi che compongono la frase (argomenti e predicato – che il bambino chiamerà “parolina magica”) e la costruzione della struttura frasale , cioè la rappresentazione iconica e simbolica delle singole componenti della frase. Nel compiere quest’attività Carla Antoniotti suggerisce di dotare il bambino di una struttura di cartoncino circolare, “il cerchio magico” (che rappresenta la testa del bambino) e che gli permette di visualizzare in che modo avviene l’assemblaggio delle varie parti delle frasi a livello di struttura profonda. La struttura lineare, invece, permette al bambino di rappresentare iconicamente la frase a livello di struttura superficiale, come sequenza di suoni e di parole.
Altro momento fondamentale è la produzione delle strutture frasali che si articola in quattro momenti:
1) Il bambino riceve dal docente un pacchetto contenente gli elementi di una struttura frasale; li riordina e costruisce analiticamente la frase;
2)nel secondo momento al bambino viene data una scenetta e deve andare alla ricerca degli elementi che la compongono;
3) nella terza attività di produzione, il bambino disegna autonomamente una scenetta da lui pensata, l’analizza attraverso la costruzione della frase con gli elementi che la compongono;
4) infine la verbalizza.