UN EROE NORDICO: SIGFRIDO
Sigfrido [F1](anche Sigurd o Sigfried)
Eroe leggendario. Le sue gesta sono raccontate da numerose tradizioni, incluse la Saga dei Volsunghi e il poema epico Nibelungenlied. Da queste tradizioni sono state tratte opere moderne come L'Anello del Nibelungo di Richard Wagner.[I1]
Sigfrido può essere paragonato ad altro peronaggio mitologico: Achille.
Essere invulnerabili è sempre stato il desiderio di ogni uomo, che sente il proprio corpo fragile, debole, soggetto alle malattie, al dolore fisico ed infine alla morte, e che invece vorrebbe mantenersi vigoroso.
Achille,[I1] figlio della dea Teti, invano è stato immerso appena nato in un'acqua che lo ha reso invulnerabile. La madre, tenendolo per il tallone con le dita, non ha potuto rendere invulnerabile questa parte del suo corpo che viene trafitta dalla freccia di Paride che ne provoca la morte.
Sigfrido, bagnandosi nel sangue di un drago da lui ucciso, ha reso sicuro da ogni ferita tutto il suo corpo, tranne quella piccola parte della spalla su cui si era appoggiata per caso una foglia caduta da un albero. L'asta di un nemico, colpirà proprio quella parte del corpo e ne provocherà la morte.
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