GENEALOGIA DEGLI DEI NORDICI
Le divinità [I1] [I2] [E1] sono divise in due classi: gli Æsir e i Vanir [I1].La distinzione non è sempre chiara, nel passato remoto le due parti si fronteggiarono in guerra ma poi raggiunsero la pace. Entrambe queste fazioni sono nemiche dei Jötnar, paragonabili ai Titani della mitologia greca.
Gli Æsir erano gli dèi del cielo e della potenza guerriera. Tale stirpe comprende: Tyr (dio della guerra), Frigg, Thor (dio del tuono).
Essi dimorano in Asgard (recinto degli Asi), una fortezza celeste posta al centro del mondo cui si entra attraverso il ponte dell'arcobaleno, Bifrost costantemente sotto la minaccia dell'assalto dei giganti, i nemici mortali degli dei, rappresentanti delle forze del male, del caos, dell'oscurità.
I Vanir invece erano esseri legati alla terra, alla fecondità. Di tale stirpe fa parte: Frejr [F1] [S1] (dio della fertilità) e Freya [F1] (dea dell'amore).
Importante, per la mitologia nordica, è il concetto del Ragnarokk (fato degli dei, infatti secondo la concezione germanico-nordica il tempo ha un carattere ciclico. Il presente è impostato sul complesso bilanciamento di forze contrapposte (gli dei contro le forze del caos, cioè i Giganti e i mostri), destinate a scontrarsi in una lotta conclusiva che darà anche origine a un nuovo ciclo di vita.
Odino
Odino [I1] [E1][F1] [S1] [S2] [S3] è considerato il più potente degli dei, capace di ogni magia guerriera.
Il suo nome è legato alla radice indouropea Wat, nella quale è espresso il concetto di ispirazione e furore e che si ritrova nel latino vates, nell'antico irlandese faith (veggente), nel gotico wots (furente, posseduto). Figura dominante nella stirpe degli dèi Asi che comprende anche Tyr, Frigg, Thor.
Fisicamente viene descritto come bello d'aspetto e capace di essere grandioso in battaglia quanto piacevole in conversazione con individui che egli ritiene amici. Allo stesso tempo appare terribile e pericoloso agli avversari.
Egli, figlio di Bor, domina sugli altri dèi e sul mondo per la sua straordinaria sapienza. L'ha ricevuta dando uno dei suoi occhi al gigante Mimir in cambio d'un sorso dalla fonte che egli veglia presso una radice del frassino Yggdrasil, l'albero del mondo. La lancia di Odino, detta Gungnir, è formata da una scheggia di Yggdrasil [E1].
Dio guerriero per eccellenza, porta armi fabbricate solamente per lui ed ha la caratteristica di discorrere sempre in versi. Le sue parole hanno carattere magico, del resto governa le rune, [F1] il mitico alfabeto sacro. Anticamente le rune erano utilizzate dai popoli nordici sia come linguaggio sia come metodo di divinazione, anche come strumento magico per scagliare maledizioni o per guarire malattie.
Moglie di Odino: Frigg [F1] dea del focolare domestico. Odino ha comunque vari incontri amorosi con dee e donne.
Thor [E1][F1] [S1]
Figlio di Odino e di una dea della Terra. E', dopo Odino, il più forte e il più potente fra gli dei. Come indica il nome Thor, in antico tedesco Donar, corrispondente al tedesco moderno Donnerer, "il Tonante", era il signore del tuono e delle tempeste.
La sua figura trova confronti indoeuropei in Indra per gli indiani, Taranis per i celti e Jupiter per i romani. La sua presenza si fa sentire attraverso il tuono e il lampo. E' il difensore degli uomini dagli assalti dei giganti e delle forze del male ed è molto amato anche perché è uno dei pochi dei il cui culto non richiede sacrifici umani. In generosità lo supera solo da Balder, cui peraltro è molto legato.
Thor è principalmente una divinità guerriera, ed infatti possiede tre potentissimi oggetti: una cintura che aumenta la sua forza, il martello Mjomnir, un paio di guanti di ferro. Nelle mani di Thor il martello poteva distruggere montagne e creare valli immense.
Un carro trainato da due capre (Tanngnjóstr e Tanngrisnir) era il suo mezzo di trasporto. Anche questi animali avevano proprietà portentose: spesso Thor quando era in viaggio li mangiava per cena visto che, conservando la pelle e le ossa, il mattino dopo sarebbero stati di nuovo vivi.
Thor è il dio dell'ordine stabilito ed ha moltissimi nemici, soprattutto giganti. Accade comunque che venga spesso rappresentato insieme a Loky, il Dio più malvagio, ed a volte i due agiscono anche unitamente, a testimonianza che bene e male devono coesistere nell'universo.
Il culto di Thor durò per lungo tempo nelle regioni scandinave. Nel mondo occidentale, il dio, associato al lampo ed al tuono, è stato paragonato a Zeus ed Ercole . Sul suo aspetto ci sono varie immagini, in generale appare molto alto, con barba e capelli castani o neri. Thor fu sicuramenteil più popolare fra gli dei del mondo germanico.
La moglie si chiamava Sif. Di lei si conosce poco, a parte che avesse i capelli d'oro, fabbricati per lei dai nani.
Valchiria [F1] [S1] [S2]
Valchiria (antico norreno: valkyrja, al plurale: Valkyrjur) è una divinità femminile minore che serve Odino.
Valchiria, nelle lingue germaniche primitive, significa "colei che sceglie gli uccisi".
Nell'arte moderna le valchirie sono rappresentate come ragazze armate sopra cavalli alati, con elmo e lancia, tuttavia nell'inglese antico "valkyrie horse" era un sinonimo di lupo. Piuttosto che i cavalli alati le loro cavalcature erano i branchi di lupi. Esse avevano il compito di percorrere i campi di battaglia per raccogliere gli eroi caduti e condurli al cospetto di Odino. Di solito erano in numero di tre.
Come apparivano? Dalla pelle bianchissima, indossavano armature lucenti e utilizzavano la spada con grande destrezza. Erano abili nel cavalcare; dopo aver attraversato i campi di battaglia ed aver raccolto gli eroi caduti, li conducevano nel Valhalla dove offrivano loro inesauribili corni di idromele. Gli eroi caduti venivano accolti nel Valhalla, un luogo mitico adornato da scudi ed armi, e qui si esercitavano con le armi e banchettavano in compagnia delle Valchirie. Il loro capo è Brunilde.
Sotto il crescente influsso del cristianesimo, il nome di valchiria degenerò; nell'Inghilterra medioevale, un giudice fece bruciare sul rogo una povera donna accusata di essere una valchiria, cioè una strega.
Baldr [E1] [F1] (conosciuto anche come Balder o in islandese moderno come Baldur)
Secondogenito di Odino e di Frigg, è dio della luce solare.
Sposa la dolce Nanna, ancella di Freya, dea dell'amore.
Loki [E1] [F1]
Dio del fuoco. Egli è astuto, ingegnoso inventore di tecniche e diabolico ingannatore. Rappresentava nel Pantheon norreno una figura ambigua. In alcuni miti è compagno di Odino e Thor (e spesso gli dei si liberano grazie alla sua grande astuzia), in altri miti è colui che attenta all'ordine cosmico: inganna in maniera maligna. . Dalla sua unione con la gigantessa Angrboða nascono: Hel, guardiana del regno dei morti; Fenrir [F1]e il serpente Miðgarðsormr che giace in fondo all'oceano, le cui spire avvolgono la terra.
Lui causa la morte di Baldr, e per questo delitto viene condotto in una grotta del Niflheimr; qui suo figlio Váli viene trasformato in lupo e lo si spinge a divorare il fratello Narvi e con le budella di questo si incatena Loki a tre pietre appuntite. Un serpente sospeso al di sopra della sua testa fa scendere veleno sopra il suo volto, e lo brucerebbe se Sigyn (sua moglie, il cui nome significa fedele) non raccogliesse le gocce in un bacile. Ma quando il bacile è pieno e Sigyn si allontana per svuotarlo, il liquido di fuoco del veleno fa urlare e scattare Loki, i cui sussulti violenti producono i terremoti.
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