ZOOLOGIA FANTASTICA: INTRODUZIONE E PARTIZIONI
Ignoriamo il senso del drago, come ignoriamo il senso dell'universo, ma c'è qualcosa nella sua immagine che si accorda con l'immaginazione degli uomini, e così il drago appare in epoche e a latitudini diverse (J. L. Borges, Il libro degli esseri immaginari) . L'uomo da sempre ha conosciuto una realtà popolata di animali; alcuni enormi e capaci di assalirlo, altri del tutto innocui, altri ancora piccolissimi ma in grado di iniettare veleni, di pungere o di mordere. E intorno la natura, fatta di fulmini e di arcobaleni, di buio e luce, di stagioni calde e fredde, di pioggia, neve e sole; ma anche di mare, tempeste, terremoti, venti paurosi e inondazioni. Tanta la materia a cui dare spiegazione e su cui intervenire con gli strumenti che l'uomo possiede: il pensiero, la parola, l'immaginazione. Dotato di questo bagaglio, fin dagli albori della civiltà, gli uomini hanno popolato il mondo terreno e ultreterreno di animali fantastici e di creature composite, fossero essi divinità antropomorfe - come Anubis il dio levriero degli Egizi - costellazioni, mostri terribili che sfidano dei ed eroi, animali quasi onirici o allegorie in cui celare paure, vizi e virtù; sono animali che nascono in una dimensione senza tempo, come i draghi, e senza spazi reali: solitari abitatori del cuore della terra, degli abissi o di terre lontane, "mitiche" quanto le creature che le abitano.
La zoologia fantastica è nel mito e nell'immaginario; ci porta in una dimensione in cui la fantasia entra nella realtà, ne è parte costituente in un continuo oscillare tra credenze e pretese di scientificità. In questo risiede l'alto pontenziale euristico delle figure animali, vere o fittizie che siano, un potere capace di riportarci a spazi simbolici e culturali diversi, com'è diversa la storia degli uomini. Rispetto alla materia, affascinante certo, ma ampia, sfaccettata e multiforme, si sono resi necessari criteri di selezione. Il primo confine delineato è quello di natura spazio-temporale. Il materiale proposto è stato scelto nell'ambito della mitologia e dell'epica classica, con brevi accenni alla mutata visione del mondo con l'avvento del cristianesimo e nel periodo medievale. Il secondo elemento discriminante ha riguardato la selezione dei contenuti ed una loro strutturazione coerente. Si è trattato di un'operazione complessa e condotta sulla base di scelte assolutamente personali, ma anche questo, in fondo, risponde all'obiettivo principale del presente lavoro: quello di fornire contenuti ed una traccia esemplificativa da scomporre, ricomporre e ridisegnare a seconda dei casi. Posta questa premessa tre sono le linee direttrici lungo cui si è dipanato il discorso: disamina dei testi che fin dall'antichità costituiscono il repertorio privilegiato della zoologia fantastica; esame di alcune creature mostruose/ esseri fantastici secondo un'ordine di seguito riportato; apparato didattico con proposte di attività graduate per difficoltà da proporre ad allievi; scheda dia utovalutazione ad uso dei formatori.
Per quanto riguarda la strutturazione della parte centrale relativa all'esame delle figure animali, il percorso è risultato configurato nel seguente modo:
1) creature ibride generate dalla mescolanza di più animali;
2) creature ibride create dalla mescolanza di uomo-animale, a loro volta suddivise in creature del cielo, creature della terra e mostri marini ;
3) esseri antropomorfi e animali mostruosi le cui deformità sono dovute a difetto o ad eccesso;
4) creature fantastiche.
Nel trattare ciascuna figura, si è tenuto conto il più possibile delle diverse fonti da cui si sono desunte le informazioni, siano esse storiche, filosofiche o letterarie.
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