Miti e leggende di Luca La Grotta (lucalagrotta@infinito.it), Matteo Leonardi (aleonardim@tiscalinet.it), Cristina Merchiori (severnaja@libero.it), Elisa Rossi (elisaros2006@libero.it), Claudia Scaglia (siscla@libero.it).

APPLICAZIONI DIDATTICHE (§ 8 - 13)

Qualsiasi ipotesi di applicazione didattica del racconto e della materia mitologica non può prescindere da una consapevole e fattiva ricontestualizzazione dell'intervento nell'ambito della cultura di riferimento nel quale esso andrà ad operare. Questo passo è reso indispensabile non solo da una pura e semplice questione di opportunità comunicativa, coincidente con l'intenzione trasmettere la maggior quantità di informazioni nel miglior modo possibile, ma anche dalla consapevolezza che le differenze culturali, più che generare limiti e confini alla possibilità di interoperare, generano innumerevoli ed infinite opportunità di confronto e di crescita.

Presentare prodotti tipici della cultura occidentale come la mitologia classica e i suoi eroi ha senso non solo come trasmissione unidirezionale di dati e nozioni, ma anche come momento di confronto tra due (o più) mondi differenti, ognuno dotato delle sue tradizioni, più o meno antiche, più o meno famose.

Si tenterà ora di ipotizzare alcune tipologie di attività didattica, destinata a ragazzi di 11-13 anni indicativamente, tenendo presenti gli assunti di fondo illustrati sopra.

L'eroe mitologico e le leggende locali
Lo studio di culture differenti consente spesso di guardare con maggior consapevolezza alla propria, inducendo a riflettere su elementi che altrimenti sarebbero rimasti per sempre nascosti. Un approccio che potrebbe rivelarsi utile è quello di leggere, magari collettivamente, storie di eroi tratte dalla mitologia greco-romana, per poi sollecitare i discenti a cercare analogie (e, parallelamente, differenze) rispetto a leggende di tradizione locale.

Personaggi a confronto: tratti caratteriali e umani dell'eroe mitologico
Si invitano gli alunni a raffrontare le differenti personalità dei personaggi studiati nell'ambito del percorso didattico, sia tra loro, sia con i protagonosti di leggende locali già note, da condurre individualmente o in piccoli gruppi, a seconda delle specifiche necessità e abitudini. Al termine, si può operare una restituzione immediata del lavoro appena svolto confrontando le conclusioni dei vari gruppi o dei singoli. Sulla scorta dei risultati riscontrati, si può invitare la classe a tratteggiare la figura di un eroe "ideale", che possa riunire tutti pregi emersi nel corso della precedente , scartando tutti i difetti, che sembrano riproporsi con grande frequenza anche tra questi esseri privilegiati. Sembra opportuno, almeno in questa questa fase, avvalersi di tecnich di brain-storming, magari rendendolo leggermente più strutturato con una sobria azione direttiva operata da parte dell'insegnante, sempre in considerazione le caratteristiche logistiche della classe.

Laboratorio di scrittura
Se le condizioni della classe lo consentono, può essere interessante richiedere agli alunni di fissare, attraverso una breve descrizione scritta, l'idea di eroe che ha appena preso forma. Per far ciò, potrebbe essere utile dividere il foglio in due, collocando su di un lato ciò che il vero eroe deve essere, dall'altro ciò che non deve essere.


Drammatizzazione Vista la complessità e il grande numero di personaggi presenti, molti miti si presentano atti a tentativi di drammatizzazione, ovviamente condotta senza pretese. A tale scopo, si potrebbe scegliere un mito che ha suscitato particolare interesse, sia esso riferito alla cultura classica o meno, e sorteggiare gli alunni che prenderanno parte alla rappresentazione vera e prpria, su di un copione ispirato al testo letto in classe e previamente predisposto dall'insegnante.

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Indice percorso Edita
Edurete.org Roberto Trinchero