MITOLOGIA CLASSICA: I MITI DI EROI
Non di soli dei e uomini è popolata la mitologia classica: la fervida
fantasia degli antichi seppe creare anche una moltitudine di creature
intermedie, tra le quali figurano gli eroi [E1] [F1] .
Essi erano dotati di forza eccezionale, di doti di prestanza
fisica e di
coraggio non comuni che li distinguevano dal resto dell'umanità, ma, come
ogni altro uomo, non erano in grado di sottrarsi alla
morte.
Generalmente, erano frutto dell'unione di un essere umano con uno
degli dei dell'Olimpo, del quale avevano ereditato la forza, ma non la
natura divina, che lasciava il suo posto all'umana vulnerabilità di
fronte alle insidie del mondo.
Un aspetto importante va chiarito da subito e tenuto presente ogni
qualvolta ci si accinga allo studio di questo tipo di mito: il termine
eroe designa spesso, nell'uso corrente, un uomo qualunque
dimostratosi capace di azioni fuori dal comune, dando prova di particolare
coraggio o abnegazione. L'eroismo, per noi moderni, è quindi virtù
molto spesso morale, che poco ha a che vedere con le doti fisiche di chi
la possiede.
Non è così nel mondo classico: l'eroe non è, in questo caso,
un uomo comune: egli si innalza al di sopra di tutti gli umani e
dimostra la sua superiorità soprattutto (ma non sempre esclusivamente)
sul piano della forza fisica. [E1]
Si potrebbe affermare che, ammettendo che vi siano figure per certi
versi paragonabili a quelle degli eroi della mitologia greco-romana nel
nostro immaginario collettivo contemporaneo, esse vadano ricercate in
prodotti dichiaratamente commerciali e spesso orientati alla pura evasione,
come alcuni generi di fumetto, di cinema o di telefilm, popolati da
super-eroi, che fanno di particolari doti fisiche e dei
poteri più singolari ed inverosimili la loro sigla distintiva.
I miti di eroi, oltre che assai numerosi, si caratterizzano per il
fatto di inserirsi, nella maggior parte dei casi, in cicli di
ampio respiro, all'interno dei quali si intrecciano le vicende di più
personaggi, spesso collocate su piani temporali differenti, ma tutte
accomunate dalla figura di un solo protagonista (come avviene per
l'insieme di leggende che ruotano attorno a Ercole, di cui si
parlerà in modo più ampio oltre), oppure incentrate su di un'unica
impresa fondamentale, alla quale si sommano una serie di peripezie che
devono essere superate per giungere alla conclusione (si veda, in questo
caso, il mito di Giasone e degli Argonauti, anch'esso
approfondito oltre).
A quest'ultima categoria potrebbero essere assimilati anche le
articolate avventure che ruotano attorno alla guerra di Troia [I1] [S1] [E1] , con il
loro antefatto, tutto proiettato nel mondo degli dei dell'Olimpo, e con
i loro vasti e significativi sviluppi, narrati, da un lato,
dall'Odissea [E1] [E2] [F1] di Omero e, dall'altro, dall'Eneide [E1] [F1] del latino
Virgilio.
Una classificazione decisamente schematica, ma particolarmente
funzionale dal punto di vista didattico, potrebbe essere impostata
sull'elementare divisione tra i cicli mitologici che narrano vicende
eroiche individuali (come quelli di Perseo, Bellerofonte e
Teseo), in cui il filo conduttore è dato dalla figura stessa del
protagonista, e quelli che trattano imprese collettive (come il mito
degli Argonauti e l'intero ciclo troiano).
Va da sé che tale distinzione, semplificativa per sua natura, va intesa
in una prospettiva d'indispensabile elasticità: è frequente che il protagonista
di un mito individuale prenda parte a gesta eroiche che coinvolgono più
personaggi, così come spesso accade che in una vicenda collettiva
emergano in modo evidente le storie di singole individualità, che
diventano talvolta più note del resto.
Va inoltre ricordato che talvolta i singoli personaggi mantengono un
legame
particolarmente forte con un determinato territorio, generalemente, per
quanto concerne la mitologia classica, la regione della Grecia [I1] [E1] della
quale era originario il protagonista, che assume per certi versi il
ruolo di "eroe locale". Ad esempio, è questo il caso di Bellerofonte e
del suo stretto rapporto con la città di Corinto.
Altro aspetto da tenere presente è la relativa recenziorità
dei miti eroici rispetto ai miti teogonici (che cercano di
spiegare la nascita degli dei) o a quelli cosmogonici (che
cercano di spiegare la nascita del mondo). Da questo punto di vista,
essi raffigurano una fase successiva del cammino culturale dell'uomo:
così l'eroe che vince con le sue inesauribili energie le forze della
natura diventa metafora di un'umanità che ha imparato ad intervenire sul
mondo che la circonda nella quotidiana lotta per raggiungere condizioni
di vita più sopportabili. In questo modo, Perseo che vince Medusa si
affianca all'uomo che combatte e doma le fiere che fino ad allora hanno
regnato incontrastate nelle selve, strappando loro terreno prezioso per
la sua sopravvivenza.
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