L'inquinamento da metalli pesanti di Meri Bucci (m.e.r.i@libero.it), Susanna Ghiani (susannaghiani@tiscali.it), Anna Grandinetti, Marta Massaza (martmassa@jumpy.it), Miriam Zizzo (miriamzizzo@hotmail.com)

Il biomonitoraggio dell'inquinamento ambientale: i licheni

I licheni sono una simbiosi mutualistica tra un fungo ed un'alga talmente uniforme tale da farli considerare come una struttura biologica unitaria. Dal punto di vista ecologico i licheni possono essere trattati come un microecosistema parziale, nel quale esiste il produttore, l'alga, ed il consumatore, l'eterotrofo fungino. In questa associazione l'alga fornisce al fungo i prodotti della fotosintesi, mentre il fungo procura all'alga sostanze minerali e soprattutto acqua per il processo fotosintetico. [I1] [I2] [F1] [E1] [S1] [S2] 

I licheni sono ottimi bioindicatori per diversi motivi:

  • hanno una crescita prolungata nel tempo e molto lenta, consentendo un monitoraggio su larga scala temporale
  • assorbono le sostanze dell'atmosfera e le accumulano
  • resistono agli stress ambientali sia idrici che termici
  • hanno una grande sensibilitā nei confronti degli agenti inquinanti, anche a basse concentrazioni

Le prime ricerche sui licheni come bioindicatori vennero compiute nel XIX secolo e furono probabilmente i primi rilievi di biomonitoraggio; in particolare nel 1859 in Inghilterra e nel 1866 in Francia, furono registrate diminuzioni nella popolazione dei licheni nei centri urbani.

Soprattutto gli epifiti [I1] [I2] possono essere utilizzati come bioindicatori, per i diversi effetti degli inquinanti su crescita, colore ed aspetto del tallo, e come bioaccumulatori [I1] [I2] [F1] [E1] [S1] , grazie alla loro longevitā.

Questi organismi mostrano una grande sensibilitā all'anidride solforosa e a vari metalli, tra cui il piombo, che spesso manifestano un'azione sinergica con la SO2.

Basandosi sul numero, frequenza e tolleranza dei licheni agli inquinanti presenti in un'area circoscritta, nel 1964 venne proposto da alcuni ecologi svizzeri l' I.A.P. (Index of Atmospheric Purity)  [I1] [E1] ; esprimendo questo indice si ha:

                                                                                                    I.A.P. = n/100 S Q f1

dove:

n č il numero delle specie di licheni prese in considerazione

Q č il fattore di tossitolleranza

f1 indica la combinazione di frequenza e copertura della specie (i-esima)

 

 

 

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