5 Corazza dei rettili
La caratteristica comune a tutti
i rappresentanti della classe è quella di avere la pelle coperta di squame
cornee. Nei Rettili lo strato corneo protegge
l'animale dalla disidratazione, oltre che dall'abrasione e dalle ferite. Le
squame si formano in zone circoscritte e sporgenti dell'epidermide, i cuscinetti
della squama, sui quali avviene l'ispessimento corneo. Esse possono avere varie
forme: a scudi giustapposti, embricate, a tubercolo. [I1] [I2] [S1]
Le squame di maggiori dimensioni, come quelle che ricoprono la parte
superiore del capo o la superficie ventrale in parecchie specie, sono dette
piastre. Mentre in corrispondenza delle giunture la pelle dei Rettili è
più sottile e priva di squame, per facilitare i
movimenti.
Spesso il numero delle squame e delle
piastre riveste grande importanza nella sistematica di questi vertebrati
I rettili moderni annoverano più di 5000 specie raggruppate in due
sottoclassi: anapsidi e diapsidi.
Gli anapsidi comprendono il solo ordine dei testudinati o cheloni,
volgarmente noti come tartarughe (Cheloni marini) e le testuggini (Cheloni
terrestri e palustri). Sono creature dai tratti decisamente peculiari: possiedono mascelle prive di
denti ma rivestite da un becco corneo e una solida corazza formata da una serie di
placche ossee sovrapposte e ricoperte di scaglie che costituiscono uno strato leggero
superficiale.
La corazza dei Cheloni
costituisce un' armatura nella quale l'animale può rifugiarsi, quando corre un rischio
potenziale; è una struttura solida e rigida che si può suddividere in 3 parti:
- la parte dorsale chiamata
carapace
- la parte ventrale chiamata
piastrone
- i ponti ossei
che collegano queste due parti
Le tartarughe marine e le testuggini palustri sono spesso provviste di zampe palmate, nonché rivestite da
una corazza dal profilo piuttosto basso e appiattito che agevola il nuoto,
mentre le specie terrestri
sono munite di zampe
più pesanti e tozze e ricoperte da una corazza più convessa, a forma di cupola. [I4]
I diapsidi si dividono nell’ordine
dei loricati, dei rincocefali e
degli squamati.
I loricati comprendono coccodrilli, alligatori e affini.
Nei coccodrilli (Archosauria, Crocodilia) le
squame sono rinforzate da una placca ossea affondata nel derma.
Ai rincocefali appartiene una
sola specie: il “tuatara” ( Sphenodon punctatus ) della Nuova Zelanda.
Gli squamati costituiscono il
più vasto ordine di rettili e viene suddiviso in due sottordini: sauri
e ofidi.
Dei sauri fanno parte
lucertole, gechi, iguane, camaleonti e simili. L’unico rappresentante marino è l’iguana
marino Amblyrhynchus cristatus.
Gli ofidi sono i ben noti serpenti.
I serpenti di mare appartengono tutti alla famiglia idrofidi. Per la
forma della testa e le dimensioni delle squame vengono suddivisi in due
sottofamiglie: laticaudini con testa evoluta e poco adatta alla vita acquatica e
con squame ventrali ridotte; idrofini con cranio più primitivo e senza squame
ventrali.
Negli squamati in genere le squame sono parzialmente sovrapposte tra loro
(disposizione embricata) in particolare le squame dell'addome conferiscono
maggiore aderenza al substrato e quindi facilitano la locomozione. Esse sono
grandi, embricate in senso cefalo-caudale (cioè la parte sporgente è diretta
verso la coda) e organizzate in fasce trasversali. In alcuni queste strutture non sono embricate ma sono
semplicemente accostate tra loro come le mattonelle di un pavimento, ed allora
sono dette scudi. In molte famiglie la funzione protettiva delle squame è
potenziata da ossificazioni dermiche, che sul dorso del capo, possono fondersi
con le ossa del cranio. In alcuni Sauri come il moloch (Moloch
horridus, Sauria, Agamidae), una specie
australiana deserticola, le squame sono modificate in
spine, che servono ad aumentare la superficie del corpo
e facilitare così la condensazione dell'umidità
atmosferica, che viene poi convogliata verso la bocca
grazie a sottili canali che scorrono tra le squame
stesse.
Nei
gechi, invece, squame con
ornamentazioni superficiali di setole microscopiche,
presenti sotto i cuscinetti delle dita, conferiscono una
straordinaria adesività che permette a questi Sauri di
camminare a testa in giù.
Cuscinetti del piede di geko.Alisyn
Nedoma.
L'ispessimento dello strato corneo della cute è una
delle caratteristiche che hanno permesso alla classe dei
Rettili di conquistare ambienti terrestri anche molto
aridi, ma al contempo ha comportato una riduzione delle
ghiandole cutanee, che quindi sono concentrate in alcune
parti del corpo. La pelle non si desquama come quella
dei mammiferi, e al crescere dell'animale viene
rinnovata periodicamente attraverso la muta. In periodi
fissi dell'anno viene prodotto un nuovo strato corneo,
dopodiché quello vecchio si spacca lungo linee di
rottura prestabilite, staccandosi.
Nei
famosi serpenti a
sonagli,
le ultime squame della coda, a forma di cappuccio, non
si staccano mai durante le mute, e si accumulano;
essendo attaccate lassamente tra di loro, producono il
caratteristico suono quando scosse; in questo caso
servono quindi da avvertimento per i nemici.
Le squame si trovano anche in alcuni Uccelli, come
rivestimento delle zampe e ciò è considerato un indizio
della parentela filogenetica tra Uccelli e Rettili.
Esse si trovano anche in alcuni Mammiferi (intercalate ai
peli), come i pangolini (Pholidota), e gli armadilli (Xenarthra,
Dasypodidae) o nella coda di
alcuni roditori, ma non hanno relazione di parentela con
quelle rettiliane. Si ipotizza comunque che possano
essere un retaggio di una condizione primitiva nei
mammiferi ancestrali. [I4] [I5] [I6] [E1] [F1] [S1]
Pangolino
Armadillo
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