3.5.3 La deambulazione
Si può supporre che l’arto del primo
Tetrapode [E1] [I1] [I2] [E2] [E3] [E4] [E5] [F1] [S1] [E6] fosse orizzontale e funzionasse come un remo, senza sostenere il
corpo, che probabilmente strisciava sul terreno. In seguito l’evoluzione degli arti ha portato alla
formazione di strutture che hanno favorito sempre più la deambulazione.
Alcuni tra i più antichi Tetrapodi
conosciuti (gli
Anfibi Labirontodonti [E7] [S2]), gli Anfibi Caudati e i Rettili attuali possiedono un
arto trasversale piegato a Z che solleva il corpo dell’altezza dello zeugopodio
(avambraccio e gamba), divenuto verticale.
Gli Anfibi Caudati [E8] [E9] [E10](salamandre e tritoni), che trascorrono buona parte della loro vita in acqua,
hanno locomozione terrestre poco efficiente, affidata alle contrazioni della
muscolatura del corpo; le zampe funzionano unicamente da puntelli e sono
trasversali rispetto al corpo.
Nei Rettili (Serpenti esclusi) la locomozione viene migliorata, anche se nella maggioranza
delle specie attuali, la disposizione trasversale degli arti richiede che il
corpo sia prima sollevato dal suolo e poi spinto in avanti.
Per trasformare l’arto trasversale in
arto parasagittale (cioè verticale) è necessario che lo stilopodio (braccio e coscia) ruoti di
90° e si posizioni verticalmente rispetto al suolo. Nelle zampe posteriori lo
stilopodio ruota in avanti, nelle zampe posteriori all'indietro.
Questo tipo di arto offre una soluzione
migliore sia al problema della locomozione, che diventa decisamente meno
faticosa, sia al problema del sostegno.
Nei Mammiferi [E11] gli
arti vengono spostati su piani paralleli a quelli del corpo che quindi rimane
sollevato dal suolo; lo sforzo muscolare è impiegato soprattutto nella spinta in
avanti. Questo sistema facilita la deambulazione, perché l’arto funziona come
una molla, la cui lunghezza dipende dalla contrazione e dall’estensione dei
muscoli; il movimento inoltre può assumere aspetti peculiari nei diversi gruppi
(corsa, scavo, salto).
I Dinosauri [E12], a differenza dei
Rettili attuali, erano già dotati di
arti parasagittali. Tale postura risulta particolarmente evidente nei Sauropodi,
i grandi dinosauri erbivori che si affermarono nel Giurassico.
Pur conservando una
struttura generale di base, l’arto dei Tetrapodi si è adattato a diversi tipi di
locomozione (corsa, salto, volo, nuoto,…), modificando le
proporzioni tra i vari segmenti. I vari adattamenti implicano anche
modificazioni a livello muscolare. Sulla terra ferma si possono distinguere
cinque tipi di deambulazione:
-
la
corsa
-
il salto
-
lo scavo
-
lo strisciamento
-
l’arrampicamento arboricolo
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