Nelle cavità di ossa brevi e piatte come ad esempio bacino, coste, sterno, è localizzato il midollo osseo in cui hanno sede le cellule staminali totipotenti. Esse contengono un’elevata capacità replicativa e differenziativa e danno origine a tutte le linee cellulari ematopoietiche, che portano alla produzione di globuli rossi, globuli bianchi e piastrine, che sono gli elementi corpuscolati maturi del sangue. [E1]
Il sangue, infatti, è formato da una sospensione di cellule in un liquido chiamato plasma. In un uomo adulto, il sangue costituisce circa 1/12 del peso corporeo e corrisponde a 5-6 litri. Il 55 % del sangue è costituito da plasma, il 45 % da cellule chiamate anche elementi figurati. [I1] [I2] [I3] [I4]
Gli eritrociti sono le cellule più numerose del sangue: circa 4-6 milioni /mm3. Essi sono chiamati anche emazie, oppure globuli rossi. Nell'uomo e in tutti i mammiferi, gli eritrociti sono privi di nucleo e hanno la forma di una lente biconcava. Negli altri vertebrati (pesci, anfibi, rettili e uccelli), essi possiedono il nucleo. I globuli rossi sono ricchi di emoglobina, una proteina capace di legarsi in modo labile all'ossigeno. Quindi, queste cellule sono incaricate di rifornire di ossigeno i tessuti e in parte di recuperare l'anidride carbonica che essi producono come scarto. La maggior parte della CO2 è tuttavia trasportata dal plasma, sotto forma di carbonati in soluzione.
La principale funzione delle piastrine, o trombociti, è di fermare la perdita di sangue nelle ferite (emostasi). A tale scopo, esse si aggregano e liberano fattori che promuovono la coagulazione del sangue. Fra queste c'è la serotonina che riduce il calibro dei vasi lesionati e rallenta il flusso ematico, la fibrina che intrappola cellule e forma il coagulo. Le piastrine appaiono di forma tondeggiante, ma non sono propriamente delle cellule.
I leucociti, o globuli bianchi, sono incaricati della difesa dell'organismo. Nel sangue essi sono assai meno numerosi dei globuli rossi. La densità di leucociti nel sangue è di 5000-7000 /mm3. I leucociti si dividono in due categorie: granulociti e cellule linfoidi (o agranulociti). Il termine di granulociti è dovuto alla presenza di diversi tipi di granuli nel citoplasma di queste cellule, grazie ai quali possiamo distinguere queste cellule. Questi granuli, infatti, presentano una differente affinità verso i coloranti neutri, acidi o basici e fanno assumere al citoplasma un colore differente. I granulociti si distinguono dunque in neutrofili, eosinofili (o acidofili) e basofili. Le cellule linfoidi, invece, si dividono in linfociti e monoliti e si possono distinguere grazie alla forma del nucleo.[F1] [E2] [S1]