Anatomia comparata dell'apparato scheletrico di Federica Bussi (fbussi@hotmail.com), Daniele Del Gaudio (danieledelgaudio@libero.it), Barbara Ruozzi (barbara.ruozzi@fastwebnet.it), Daniela Triberio (danielatriberio@libero.it), Giovanna Vaccarello (gio.vaccarello@tiscalinet.it)

3.3 Riserva di sali minerali

Nella matrice del tessuto osseo vi è una notevole componente inorganica, costituita da sali minerali, principalmente fosfato di calcio e carbonato di calcio (che nell’adulto raggiungono il 60-65% del peso secco del tessuto osseo). Per la presenza di questi minerali, il tessuto osseo si definisce calcificato e rappresenta una grande riserva di questi sali minerali.

Il calcio si trova nel corpo per il 99% nello scheletro e per la restante parte si trova nel plasma sanguigno (circa 10 mg/dl) in parte legato alle proteine e in parte diffusibile.

Il calcio libero è necessario alla coagulazione del sangue, alla contrazione dei muscoli ed alla funzione dei nervi. Una diminuzione del calcio extracellulare provoca un effetto eccitatorio (la permeabilità al sodio cresce) sulle cellule nervose e muscolari, caratterizzato da spasmi muscolari. L’ipercalcemia ha effetto opposto e causa una depressione dell’attività neuromuscolare. La quantità di calcio legato alle proteine plasmatiche è proporzionale alla loro concentrazione ed è quindi importante la loro concentrazione per la misura del calcio totale.

Il metabolismo del calcio è regolato principalmente da due ormoni: la calcitonina sintetizzata e secreta dalle cellule parafollicolari della tiroide in antagonismo con il paratormone, prodotto dalle ghiandole paratiroidi.

La calcitonina svolge una funzione ipocalcemizzante inibendo l’attività degli osteoclasti; diminuendo la quantità di calcio che passa dall’osso al sangue e aumentando l’eliminazione di calcio e fosforo a livello renale. Il principale elemento regolatore della secrezione di calcio è la concentrazione di ioni calcio nei liquidi organici: se essa è elevata, stimola la secrezione dell’ormone, se è bassa, la inibisce.

Il paratormone è un ormone polipeptidico prodotto dalle ghiandole paratiroidi. La sua principale funzione è di mantenere entro limiti fisiologici la concentrazione di calcio nei liquidi dell’organismo. A questo fine il paratormone esercita un controllo del bilancio dello ione calcio a tre livelli: renale, intestinale e osseo, attraverso complessi meccanismi. A sua volta il livello della calcemia (cioè della quantità di calcio nel sangue) influenza la quantità di paratormone secreto. In sintesi, in situazioni di ipocalcemia si osserva un aumento della produzione di paratormone; il contrario avviene in caso di ipercalcemia. Nella regolazione del metabolismo del calcio intervengono altri fattori oltre quelli ormonali di tipo metabolico, quali i livelli ematici di altre sostanze inorganiche, in particolare del magnesio e dei fosfati.

L’omeostasi del fosfato [I1] procede parallelamente con quella del calcio. Il fosfato è assorbito a livello intestinale, filtrato e riassorbito dal rene e suddiviso tra osso, LEC (liquido extra cellulare) e spazio intracellulare. La vit. D aumenta l’assorbimento intestinale di fosfato. L’escrezione renale è influenzata sia dal PTH, che ne promuove l’escrezione sia la vit. D, che ne promuove il riassorbimento.

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