Un parametro usato nella misurazione dello sviluppo è il REDDITO NAZIONALE. Esso deve essere calcolato ovviamente in valori a prezzi costanti, poiché bisogna depurarlo dalle sue variazioni puramente monetarie causate dall’inflazione. Prende il nome di SAGGIO DI SVILUPPO la percentuale di variazione annua del prodotto lordo a prezzi costanti.
Comunque la crescita del reddito globale in sé per sé non sarebbe un attendibile indice di maggiore benessere economico se non si tenesse anche conto della situazione DEMOGRAFICA esistente nel momento della di rilevazione. Se ad esempio nel corso di dieci anni il reddito nazionale lordo subisce un aumento del 16% mentre la popolazione del paese aumenta del 20% , il reddito pro-capite mediamente disponibile per ciascun abitante sarebbe minore. Perciò lo strumento più corretto ed attendibile per valutare la crescita economica di un paese è il REDDITO MEDIO PRO-CAPITE e non il reddito nazionale globale.
Limiti dell’indicatore reddito medio pro-capite
1. non comprende beni e servizi che non sono trattati nel mercato poiché questi non risultano nei documenti della contabilità nazionale. Così non comprende i valori dei servizi domestici, i danni causati dall’inquinamento, il progressivo esaurirsi delle risorse naturali
2. i servizi resi gratuitamente dalla pubblica amministrazione, non essendo valutabili ai prezzi di mercato, sono contabilizzati ad un valore pari alla somma delle retribuzioni pagate ai pubblici dipendenti. Questa valorizzazione contabile può indurre a valutazioni erronee.
3. non risulta un fedele indicatore di un diffuso benessere nazionale. Il altre parole non è detto che un suo aumento nel lungo periodo stia ad indicare un miglioramento generalizzato del tenore di vita. Infatti esso è un valore MEDIO. Gli squilibri nella distribuzione personale e territoriale del reddito sono abbastanza frequenti e non indicati dal reddito medio.