Sviluppo e sottosviluppo (con traduzione in francese e spagnolo) di Paola Alessandra Zappalà e Chiara Comoglio

La spartizione del continente

Tra le potenze europee che si contendono il territorio africano Francia e Gran Bretagna svolgono un ruolo di primo piano. Sul versante occidentale del continente, per esempio, il Colonial Office Inglese decide di intraprendere la conquista dell’entroterra della Costa dell’oro, sottovalutando le capacità di resistenza degli ashanti, neutralizzati solo all’inizio del novecento grazie all’ausilio della ferrovia.

Con una considerevole resistenza locale si scontrano anche i francesi nella loro avanzata dall’Alto Senegal lungo il Niger. Di lì a poco la Gran Bretagna persuasa dell’importanza strategica dell’area occupa il basso Niger e il Gambia. L’assetto finale del settore occidentale vedrà la Francia controllare in territorio tre volte più esteso dei contigui possedimenti britannici ma in gran parte escluso dalle principali rotte commerciali, mentre la Gran Bretagna si aggiudica le zone costiere più redditizie.

Sempre nell’africa occidentale nascono e si espandono le colonie fondate dagli schiavi liberati come la Sierra Leone, il Gambia, il Gabon e la Liberia.

La Gran Bretagna è la principale protagonista dell’espansione coloniale in Africa, arrivando a controllare a fine 1700 anche la colonia del Capo di Buona Speranza in Sud Africa, lasciando ai coloni boeri il controllo dei territori dell’entroterra.

Tuttavia la situazione cambia con la scoperta dei ricchi giacimenti diamantiferi. Questa scoperta dà l’inizio ad una lunga serie di accesi scontri tra Inglesi e Boeri che sfoceranno con la guerra anglo boera del 1889 e che porterà i territori ricchi di giacimenti sotto il controllo inglese. [ES9] [ES13] [ES14] [ES15] [ES16] [EN20] [EN21]

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Edurete.org Roberto Trinchero