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L’adozione di una infrastruttura a
radiofrequenza per la realizzazione dei collegamenti all’interno di
un’azienda o di un istituto scolastico richiede di valutare con attenzione una
serie di aspetti, non soltanto di natura tecnica. Tutti questi aspetti devono
essere accuratamente esaminati in fase di analisi del problema, al fine di
massimizzare le possibilità di successo del progetto. Qui di seguito sono
riportati i principali aspetti chiave da prendere in considerazione :
1 ] ANALISI DELLE ESIGENZE :
e’ importante valutare l’entità del traffico a cui la rete wireless sarà
sottoposta dall’utenza reale. Si deve,
pertanto, valutare il numero e il tipo di terminali, sia fissi che
portatili, con particolare attenzione
alle aree a maggiore densità, quali ad esempio sale riunioni, laboratori, sale
per didattica o per convegni ecc.. Oltre al numero degli utilizzatori
in ciascuna area, devono essere verificate le
applicazioni che gli
utenti utilizzano, per valutare il traffico dati
che la rete dovrà sostenere, in relazione
alla
capacità dei collegamenti e al numero e al tipo
di terminali per cella.
2 ] COPERTURA RADIOELETTRICA :
il secondo aspetto
progettuale di grande rilevanza è la copertura radio. Essa, infatti, non
dipende soltanto dall’AP
e dall’antenna, ma dipende fortemente dalle caratteristiche di
propagazione nell’ambiente
reale, che possono
consentire una copertura a distanza o che
possono introdurre
forti attenuazioni (per esempio, in prossimità di pilastri in cemento
armato, cabine
elettriche, trombe degli ascensori ecc.), riducendo così l’estensione di cella.
Va comunque sempre tenuto
presente che
esiste una relazione tra
il numero e il tipo di
terminali presenti in una
cella e il traffico
massimo nella rete;
pertanto, l’aumento eccessivo
della dimensione di
copertura della cella riduce il
numero di terminali
che possono essere serviti
in modo efficace. In
particolare, non si ritiene di poter superare una ventina di terminali
simultanei per cella in caso di applicazioni semplici, mentre al crescere della
sofisticazione delle applicazioni questo numero può scendere fino a una decina
di terminali o anche meno.
Il progetto di una copertura
adeguata non può prescindere, dunque, da una preventiva verifica sul campo con
opportuni misuratori ed, eventualmente, con l’ausilio di strumenti
software. Una volta pianificata la distribuzione degli AP, si
provvede ad assegnare a ciascuno di essi uno dei tre canali disponibili, in
maniera da evitare le interferenze tra celle adiacenti, sia in orizzontale che
in verticale: è, infatti, possibile che un’antenna offra copertura, in
corrispondenza della propria posizione, anche ai piani immediatamente inferiore
e superiore.
3 ] SELEZIONE DEGLI STANDARD :
attualmente, in
Italia, è possibile utilizzare
solo apparati a
standard IEEE 802.11b/g. Si prevede,
comunque, che, a
breve, le autorità di regolamentazione diano l’autorizzazione anche per gli
apparati relativi al nuovo standard IEEE 802.11n. È opportuno, dunque,
che la progettazione di un impianto non prescinda dall’analisi di questa
possibile migrazione.
4 ] INTEROPERABILITA’ :
una considerazione importante
riguarda l’interoperabilità degli apparati adottati. Sebbene,
come già
precedentemente accennato, la certificazione Wi-Fi garantisca la piena
interoperabilità IEEE 802.11a/b/g degli apparati dotati di questo marchio,
ciò fa esclusivo riferimento alle caratteristiche previste dallo standard.
Nell’impiego effettivo, d’altra
parte, sorgono spesso necessità che possono suggerire l’adozione di tecniche più
sofisticate di quelle standardizzate. In questo caso, ci si può avvalere delle
estensioni del fornitore degli apparati, legandosi ai soli prodotti di quel
fornitore, oppure si possono adottare soluzioni offerte da terze parti, per le
quali è solitamente disponibile una lista di compatibilità nei confronti di vari
produttori. L’opportunità di una interoperabilità completa con qualsiasi
fornitore si scontra, dunque, con la necessità di adottare soluzioni per le
quali solo un certo numero di prodotti è certificato.
5 ] SICUREZZA :
l’area della
sicurezza è quella a cui fare maggiore
attenzione nella progettazione di un
impianto WLAN.
La tematica della sicurezza è relativa a
vari
aspetti tra i quali evidenziamo i seguenti :
1
à
la protezione del collegamento radio con eventuale
crittografia dei dati, per evitare
intercettazioni passive;
2
à
l’identificazione e
autenticazione dell’utente per autorizzare il terminale ad accedere ai
servizi disponibili;
3
à
l’identificazione di
estranei non autorizzati per evitare che questi raggiungano i servizi
offerti dalla rete o che interferiscano con il buon funzionamento dei servizi a
disposizione dei terminali autorizzati.
Questi aspetti vengono affrontati
con varie tecniche e sistemi (es. Server RADIUS ), ma, stante l’attuale sviluppo
degli standard, si ritiene che una rete “sicura” non possa fare a meno di
dispositivi specializzati orientati alla gestione della security (es. Firewall/Vpn
GW).
6 ] GESTIONE DELLA MOBILITA’ E
DELL’HANDOVER : mentre
solitamente gli utenti di impianti
WLAN in ambito privato
( ufficio, abitazione )
non si spostano
durante una sessione, ossia
una volta collegato il
computer portatile questo
rimane fisso fino al
termine del lavoro, esistono, invece, alcune categorie di lavoratori
che utilizzano
apparati WLAN, nel corso di spostamenti da una cella a un’altra su
larga
scala,
anche nell’impiego in azienda o nell’ambito di campus scolastici e universitari
( per es. nei capannoni, nei magazzini, nei campus, nelle sale conferenze,
ecc.).
Diviene in questi casi importante
affrontare un altro tema, ossia la mobilità del terminale wireless,
che richiede la disponibilità delle funzioni di IP mobile, nel quale
l’indirizzo
IP ( Internet Protocol )
[
I
5
] [
I 6
] [
E5
] [
E6
] [
F5
] [
F6
] [
S5
] [
S6
]
si sposta da una cella / sottorete A
ad un’altra cella / sottorete B, nonché quello della capacità del sistema
di attuare funzioni di
handover
da una cella ad
un’altra su tutti i
flussi dati trattati nelle sessioni in corso. Anche per queste problematiche
esistono specifiche
soluzioni, in alcuni casi proprietarie.
7 ] GESTIONE DELLA RISORSA
SPETTRALE : una nuova
esigenza che sta sorgendo riguarda
la necessità di
gestire in modo controllato
la banda disponibile in
una cella, assegnando
a ciascun terminale
una banda massima
per la propria
trasmissione sulla base delle
sue priorità, delle
applicazioni a cui sta accedendo
e del numero di
terminali simultaneamente
attivi nella stessa
cella. Per affrontare
in modo sistematico
queste tre problematiche sono stati introdotti alcuni prodotti che
prendono il nome di
Access Server.
Si tratta,
in effetti, di AP
particolarmente complessi
che, pur interoperando
con un grande numero
di adattatori WLAN per
PC riescono a offrire,
con l’ausilio di un
software installato nel
terminale, una
gestione assai flessibile ed efficiente
della risorsa
spettrale.