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Les enjeux
Le commerce équitable ne peut à lui seul constituer une réponse à l'ensemble des questions du sous-développement. En effet, le commerce équitable ne concerne qu'une très faible partie du commerce international. Sa contribution au développement durable ne sera déterminante que dans la mesure ou elle sera une base pour des changements plus globaux et plus profonds du fonctionnement du commerce mondial

Segnalato da: Sonia Rivoira
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http://www.artisansdumonde.org/enjeux-commerce-equitable.htm

Marc Stenger*
Le 10 novembre 1998, l'Assemblée Générale de l'Organisation des Nations­ Unies adopte la résolution A/53/25 par laquelle elle «proclame la période 2001­-2010 décennie internationale de la promotion d'une culture de la non-violence et de la paix au profit des enfants du monde».

Segnalato da: Michela Oderda
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http://www.sedos.org/french/stenger.htm

L’éducation à la paix, pourquoi, comment, le rôle de l’école
" L’éducation nationale tend à promouvoir les valeurs dans lesquelles la nation se reconnaît, elle est éducation pour la liberté, la démocratie pluraliste, le respect des droits de l’homme, développant le sens moral et civique de ceux qu’elle forme, elle vise à en faire des hommes et des femmes dévoués au bien commun, respectueux des lois et règles de la vie sociale et œuvrant à les améliorer dans le sens de la justice, de l’équité et du respect mutuel. "

Segnalato da: Michela Oderda
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http://www.eip-cifedhop.org/eipafrique/senegal/edpaix.html

'Éducation à la Paix'
Le secteur Education à la Paix propose des modules d'animation et de formation à la coopération par le jeu.

Dans la société actuelle, où violence, compétition et concurrence nous assaillent de tous côtés, il est extrêmement difficile de rendre les enfants attentifs à l'idée de paix, de solidarité.

Segnalato da: Michela Oderda
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http://www.dbao.be/EP.htm

Aptitudes à la vie quotidienne
En matière de prévention de la violence et de consolidation de la paix, l'éducation basée sur l'acquisition de compétences nécessaires dans la vie courante permet d'acquérir des connaissances, des aptitudes, des attitudes et des valeurs nécessaires qui encouragent les enfants, les jeunes et les adultes à : prévenir les conflits et la violence, à la fois déclarés et structurels ; régler les conflits par des moyens pacifiques ; et instaurer des conditions propices à la paix, que ce soit aux niveaux intrapersonnel, interpersonnel, intergroupes, national ou international.

Segnalato da: Michela Oderda
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http://www.unicef.org/french/ lifeskills/4096_violence_peace.html

Promouvoir un commerce équitable
« Il existe une autre perspective, fondée sur la justice sociale mondiale et sur l’équilibre entre l’Etat et le marché. C’est pour elle que nous devons lutter.

Segnalato da: Sonia Rivoira
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http://gregorchapelle.net/general/fairtrade

Criminalitatea juvenila: doar o problema sociala?
É un artivolo che può essere letto in classe - debitamente tradotto in itlaino - poiché tratta di un problema molto diffuso soprattutto in Romania, terra da  qualche tempo liberata da gioghi dittatoriali, ma ancora in cerca di un equilibrio sociale. Qui si tratta della DELIQUENZA MINORILE - concetto che applicato e trasportato inItalia [per esempio] - trova coinvolti molti dei nostri giovani. Il professore può intavolare una discussione su ció e stimolare i propri allievi a riflettere su questi temi.

Segnalato da: elisa garello
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http://azi.md/print/30562/Ro

De zece ori 'Not guilty!'
Altro articolo ora molto di moda, poiché tratta del PRocesso JACKSON mito dei giovani ragazzi. Il professore puó sceglierlo da far leggere in classe e invitare i suoi allieiv a riflettere su quanto i mass-media possano influenzare la vita dei giovani di oggi, porgendo loro delle "mpde" da seguire per sentirsi "alla pari" con gli altri.

Segnalato da: elisa garello
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http://jurnalul.ro/articol.php?id=326

Bebelusi maltratati sub ochii autoritatilor
Articolo che tratta dei "maltrattamenti" esercitati da Familiari sui Minori, costretti a "stare per strada col freddo e col caldo a chiedere elemosina per la propria famiglia." Da qui puó essere intavolata una discussione in classe sullo "Sfruttamento Minorile" perpetrato dgli Adulti sui Minori- soprattutto stranieri-.Il professore puó scegliere questo articolo e sottoporlo alla clase - dopo averne trovata una traduzione italiana.

Segnalato da: elisa garello
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http://ziuadevest.ro/arhiva/06IUNIE/27.06/eveniment.html

Implantul cochlear - "a fi sau a nu fi"
Articolo che riguarda la possibilità o no di intervenire chirurgicamente su un minore nel caso in cui si debba operare un "intervento chirurgico di Impianto Di Coclea" per i sordomuti. Il prof. puó sottoporre alla classe questo tema e - dopo averlo letto insieme - sondare i pro e i contro. Signgifica rispetto per la persona anche se minore a cui non si deve negare la possibilità di tornare a condurre una vita normale nel caso in cui si nasca cion delle malformazioni che però possono essere curate chirugicamente.

Segnalato da: elisa garello
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http://bioetica.ro/bioetica/ie2/info.jsp?item=9427&node=1280

Drama unei tinere mame careia i-a fost rapit copilul de catre familia sotului sau
Articolo sull'Affidamento del minore" in attesa di "divorzio" dei propri genitori. Tema molto attuale che riguarda molti ragazzi e puó essere un'interessante spunto di discussione in classe.

Segnalato da: elisa garello
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http://gardianul.ro/index.php?a=eveniment2003071101.xml

Mana dreapta a lui Ceausescu
Brano tratto da un'autobiografia dello stesso autore (IOAN MIHAI) che divenne il "Braccio Destro" del dittatore CEAUCESCU in Romania.
Il prof. parte dalla lettura di questo brano per portare i suoi ragazzi a riflettere su quali erano/potevano essere le condizioni di vita dei Giovani all'epoca di CEAUCESCU e quali potessero essere i Loro DIRITTI come MINORI.

Segnalato da: elisa garello
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agero-stuttgart.de/REVISTA-AGERO/PROZA/epilog.htm

Copil condamnat la moarte de Martorii lui Iehova
Articolo sui Testimoni di Geova e sui divieti/obblighi che devono seguire in quanto appartenenti ad una setta religiosa difficilmente riconosciuta legale da tutti. Qui il minore è costretto a seguire la volontà dei propri genitori, quando si tratta di operazioni chirurgiche che richiedono Trasfusioni di Sangue. Il prof. fa riflettere sulla condizione del minore che si viene a trovare in queste ambasce e su come si potrebbe risolvere la situazione.

Segnalato da: elisa garello
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http://moldova.net/archive/index.php/t-1008.html

Un copil „evadat“ din orfelinatul lui Tiriac spune ca a fost pus sa manance tigari
Articolo sulle "Barbare condizioni" in cui vengono tenuti i Minori Orfani in Romania.Costretti a "mangiare sigari davanti al Rettore dell'Istituo" in cui sono rinchiusi e ove vengono sottoposti alle più barbare sevizie medievali tramite una "Punizione Collettiva". Argomento su cui riflettere in classe.

Segnalato da: elisa garello
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http://atac-online.ro/archive/2005/aprilie/13/4.php

Il minore sessualmente abusato: vicende processuali e trattamento terapeutico
Capitolo I
La realtà dell'abuso sessuale. Capitolo II
Dalla rivelazione all'accertamento: testimonianza verbale del minore. Capitolo III
Il trattamento terapeutico del minore sessualmente abusato. Capitolo IV
L'abuso sessuale in Italia: Milano, Firenze e Potenza, tre realtà a confronto. Capitolo V
Una storia vera. Conclusione



Segnalato da: elisa garello
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http://dex1.tsd.unifi.it/altrodir/minori/fantoni/index.htm

Diritti dell'infanzia
La Convenzione Internazionale sui Diritti dell'Infanzia protegge i minori dallo sfruttamento econonomico; l’attenzione sul bambino considerandolo come un vero e proprio soggetto di diritto. I bambini lavorano dall’età di 6-7anni aiutano la famiglia in varie attività. Nelle zone rurali è un apprendistato indispensabile al loro futuro, nelle città è un’assunzione di responsabilità attraverso semplici compiti domestici. Ben altra cosa è il lavoro di quei bambini che sono obbligati a svolgere un’attività in condizioni di sfruttamento fisico, morale ed economico. Sono milioni i bambini lavoratori Privati del diritto fondamentale all’istruzione: molti bambini non possono frequentare la scuola perché devono contribuire al sostegno delle loro famiglie, perché non ci sono scuole alla loro portata, o perché sono senza casa. L'istruzione di base è negata a 80 milioni di ragazze, una situazione descritta dall'UNICEF come "violazione dei diritti umani e spreco enorme di potenzialità individuale, sociale ed economica". Si calcola che siano più di 120 milioni i minori che nel mondo non hanno accesso neppure all’istruzione di base.
assicurare il rispetto dei diritti fondamentali: istruzione, alimentazione, salute.
Terre des Hommes www.tdhitaly.org
Yes For Children www.app-netaid.netlojix.com/SayYes/en/

Unicef www.unicef.org

www.unicef.it

Bambini soldato www.child-soldiers.org

www.bambinisoldato.org


Segnalato da: elisa garello
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http://cocis.it/percorsidigiustizia/percorsi/dirittominori.html

In Costa D’Avorio sono ripresi i reclutamenti di bambini soldato .
circa 1 quarto di essi è stato nuovamente reclutato dalle fazioni in lotta per prendere parte al conflitto nell’area. Molti dei bambini sono stati assoldati in cambio di un po’ di denaro o un pugno di riso.
lotta contro l’uso dei bambini soldato in Costa d’Avorio; reclutamento di ragazzi e ragazze in quest’area dove sono stati gli investimenti per la riabilitazione e reintegrazione dei bambini soldato commenta Toby Porter Direttore delle Emergenze di Save the Children Gran Bretagna.
“Stop all’uso dei bambini soldato”, governi e forze di opposizione nel mondo continuano ad ignorare la legge e ad usare i minori come armi di guerra.
la guerra è l’unica proposta offerta ai bambini? E’ ora di cominciare a condannare i responsabili di tale forma di abuso e sfruttamento”, conclude Toby Porter.
Save the Children in Costa d’Avorio individua migliaia di bambini utilizzati da forze armate. Ha organizzato attività scolastiche e a parascolastiche in loro favore, ha promosso corsi di formazione per l’identificazione, il ricongiungimento familiare, il disarmo e la riabilitazione di questi minoridai paesi limitrofiMali e Burkina Faso, giungono anche i molti bambini sfruttati nelle piantagioni di cacao. In Burkina Faso Save the Children ha creato una Casa di Transito (Horon So) per i minori che fuggono dal lavoro nelle piantagioni e cercano di ricongiungersi ai familiari. Nell’ambito dei progetti sanitari invece, Save the Children sta supportando 6 cliniche mobili che danno assistenza a 9 villaggi e circa 30 mila persone. Nel settore dell’educazione ha organizzato club di bambini che svolgono attività ricreative e formative, all’interno dei campi rifugiati e nelle baraccopoli intorno ad Abidjan.

Segnalato da: elisa garello
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http://dirittominorile.it/visualizza_news.asp?id=294

A 11 anni dalla approvazione della Convenzione
Nel novembre del 1989 viene approvata la Convenzione sui Diritti dell'Infanzia. un testo di 19 articoli riguardanti la condizione dei minori nel mondo.
La Convenzione inaugura soprattutto una nuova concezione del bambino: non più "oggetto" di tutela, ma "soggetto" di diritto. È, prima di tutto, il simbolo di una nuova pedagogia dello sviluppo umano, che pone al centro dell'attenzione la persona, sia come destinatario di diritti, che come protagonista della loro attuazione. Lo stato di applicazione della
Convenzione sui Diritti dell'Infanzia. Nella Costituzione del Togo sono stati inseriti tutti gli articoli della Convenzione. In Sudafrica si riconosce ai bambini alcuni dei diritti fondamentali per una formazione adeguata, come quello all'istruzione, ai servizi sanitari e sociali, il diritto ad un nome e ad un'alimentazione adeguata, il diritto ad essere salvaguardati dallo sfruttamento sul lavoro.
nel 1996, in Uganda è stato redatto un testo storico e innovatore per il continente africano: lo Statuto dell'Infanzia. si conferisce alle autorità regionali il potere di costituire Tribunali per la Famiglia e i Bambini, nonché si stabiliscono precise regole che disciplinano in materia di adozione e riabilitazione della criminalità minorenne. In Burkina Faso, i diritti dei bambini sono oggetto di studio tra i banchi delle scuole primarie e secondarie e speciali Tribunali per minori sono stati istituiti nel territorioIn Burkina Faso, i diritti dei bambini sono oggetto di studio tra i banchi delle scuole primarie e secondarie e speciali Tribunali per minori sono stati istituiti nel territorioIn Burkina Faso, i diritti dei bambini sono oggetto di studio tra i banchi delle scuole primarie e secondarie e speciali Tribunali per minori sono stati istituiti nel territorio.l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite riconosce a ogni bambino il diritto al nome e alla nazionalità, il diritto alla vita, all'educazione, alla salute, la libertà di opinione e la tutela dagli abusi sessuali.
più di 30.000 bambine e bambini nel mondo, al di sotto dei 5 anni, muoiono ogni giorno altri migliaia sono vittime di malattie curabili con il solo ausilio di vaccinazioni o antibiotici. 250.000 bambini ogni mese contraggono il virus HIV.

Segnalato da: elisa garello
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http://alisei.org/infanzia/conv.htm

»Problematiche giovanili
Aids e giovani: un’allarmante mancanza di conoscenze secondo un nuovo rapporto ONU. Aspetti psicologici dei disturbi alimentari. Babygang: anche in Italia? Bande giovanili e violenza negli adolescenti. Il malessere giovanile. Gruppi minorili devianti e profilo di personalità dei leader. Violenza, un legame con i videogiochi.


Segnalato da: elisa garello
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http://regione.fvg.it/TutoreMinori/asp/argomentiinteresse/internet/accessibile/particolare.asp?id=187

Emanuela Zanrosso
Analisi critica delle tecniche di risoluzione dei conflitti: la cooperazione e l’aiuto. Analisi dei conflitti nell’Africa Sub-Sahariana Casi pratici: Burkina Faso, Costa d’Avorio, Guinea, Liberia, Sierra Leone.

Segnalato da: elisa garello
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http://centrodirittiumani.unipd.it/a_formazione/specializzazione/specialisti.asp?menu=formazione

DICHIARAZIONE FINALE DEL SECONDO INCONTRO DEL MOVIMENTO MONDIALE DEI BAMBINI E ADOLESCENTI LAVORATORI
SI AL LAVORO DEGNO, NO ALLO SFRUTTAMENTO

PERCHE’ NOI NON SIAMO IL PROBLEMA, MA PARTE DELLA SOLUZIONE

AFFINCHE’ LE NOSTRI VOCI VENGANO ASCOLTATE NEL MONDO INTERO
DICHIARAZIONE DI MILANO - Italia, 2002 DICHIARAZIONE DI DAKAR - Senegal, 1998
DICHIARAZIONE DI HUAMPANI' - Perù, 1997
DICHIARAZIONE DI KUNDAPUR -India, 1996


Segnalato da: elisa garello
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http://italianats.org/documenti.html#milano

Adozioni a distanza in Burkina Faso
Il Burkina Faso, in lingua locale “Patria degli uomini integri”, è attualmente considerato il quarto Paese più povero al mondo. Situato nell’Africa Occidentale, ha circa 10 milioni di persone, prevalentemente donne e bambini e di etnie fortemente diversificate.

Lo stile di vita della popolazione è basato su un’economia agricola di sussistenza. Molte le carenze di tipo alimentare e sanitario che affliggono le fasce più deboli della popolazione: malattie quali la malaria e la meningite colpiscono periodicamente in forma epidemica gli abitanti e uccidono un elevato numero di bambini.
Soltanto il 20% dei minori burkinabè ha la possibilità di frequentare con regolarità la scuola. Penalizzate sono le femmine che, grandi lavoratrici sin dall’infanzia, non hanno diritto all’istruzione. Adottare a distanza un bambino burkinabè significa:
1. garantirgli la regolare frequenza scolastica, il materiale didattico necessario,
2. un pasto al giorno sicuro a scuola,
3. i vestiti e le medicine necessarie in caso di malattia.

Segnalato da: elisa garello
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http://ilsole.org/default.asp?page=1&subpage=3

LA CAMPAGNA "ACQUA E' VITA
L.V.I.A. ha lanciato nel 2003, con l'obiettivo di riuscire a portare acqua a 500.000 persone che vivono nelle zone più povere dell'Africa. I progetti consistono nell'escavazione di pozzi, nel riparare pompe, installare eoliane (grandi pompe per l'estrazione dell'acqua funzionanti ad energia eolica). l'accesso all'acqua sia un diritto inalienabile delle persone; IL RUOLO DEI GIOVANI: In Burkina Faso, nei pressi del paese di Ziniarè (circa 30 Km dalla capitale Ouagadougou) c'è urgente bisogno di realizzare un pozzo che possa garantire l'approvvigionamento idrico a diverse centinaia di persone.
Inoltre, il Burkina Faso è tra i paesi più poveri al mondo. L PROGETTO DONSIN


PRESENTAZIONE DEL VILLAGGIO DONSIN. si trova in una zona del Burkina caratterizzata da un livello poverissimo delle condizioni di vita.
popolazione che nelle fasce di età produttive, tra i 20 e i 40 anni, è a dominanza femminile, in quanto meno soggetta all'esodo rispetto agli uomini. Al contrario, nelle età più avanzate, la popolazione maschile diventa più del doppio rispetto a quella femminile (e sopra i 60 anni ci sono 4 uomini ogni donna). E questo non si spiega molto con un certo ritorno di migrazione degli uomini, quanto con il fatto che le condizioni di vita difficilissime penalizzano soprattutto le donne che sono responsabili per la maggior parte dei lavori da cui la sopravvivenza delle famiglie dipende.
Il tasso di scolarizzazione primaria per l'intera Provincia di Oubritenga dove Donsin è mediamente del 25%. Il fatto che oggi almeno un bambino su quattro vada a scuola, è già un risultato, dato che sopra i 12 anni sono 87 persone su 100 a non averla mai frequentata. Le ragioni di questi dati sono da ricercare nella difficoltà di raggiungere le poche scuole presenti, ma soprattutto nel fatto che le famiglie preferiscono disporre dell'aiuto dei bambini sulle attività che garantiscono la loro stessa sopravvivenza. Infine l'aspetto della mancanza di denaro è anche fondamentale: pochissimi hanno le possibilità economiche di acquistare un quaderno, una penna, tanto meno un libro. E in famiglie che in medi sono composte da 6-8 bambini per coppia. l'utilizzo dell'acqua di fiume o di pozzanghera (dove vanno ad abbeverarsi e a pulirsi gli animali domestici e selvatici) per usi domestici è la maggiore diffusione di gravissime malattie ed infezioni, che colpiscono ovviamente soprattutto i più piccoli. a livello nazionale il tasso di mortalità infantile tra 0 e 5 anni di età è de l 18,7%. Le cause di queste morti sono da attribuirsi principalmente a diarrea (40%) e alla malaria (20%).


Segnalato da: elisa garello
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http://sonora.ra.it/altro/campagna.html

Dieci anni di battaglie per i bambini di tutto il mondo
Una mappa dei diritti negati: la sopravvivenza, il primo diritto. Ogni anno nel mondo muoiono circa 12 milioni di bambini sotto i cinque anni di vita, di cui tre milioni entro la prima settimana di vita: di questi almeno due perdono la vita per malattie facilmente curabili, o che potrebbero essere prevenute se fossero disponibili i vaccini. I tassi di mortalità infantileNiger, con 320 bambini morti prima dei cinque anni, praticamente uno su tre. E’ seguito da Sierra Leone (316 decessi ogni mille), Angola (292) e Afghanistan. (257).la dissenteria fa tre milioni di morti, mentre dei 14 milioni di vittime che l’Aids miete nel mondo un quarto sono bambini. la fame il Bangladesh, con 56 per centodi bambini sottonutriti. l’India (53), la Cambogia (52), la Cambogia (52), l’Etiopia e l’Afghanistan (48), il Nepal (47), l’Eritrea (44), la Birmania, il Niger e le Maldive (43).
Ma i bambini muoiono anche nelle tante guerre: i "bambini-soldato", piccoli carnefici, impiegati in 60 paesi, dall’Afghanistan all’Uganda, dalla Liberia alla Colombia. Senza scuola, senza futuro. Sono oltre 130 milioni i bambini - di cui 73 milioni, il 60 per cento, femmine - che nei paesi in via di sviluppo crescono senza disporre dell’istruzione di base. si concentra nell’Asia meridionale, nel Medio Oriente, nel Nord Africa e,nell’Africa subsahariana, dove il tasso di iscrizione alle scuole elementari è del 57 per cento (è del 98 per cento nei paesi industrializzati). un miliardo di persone, un sesto dell’intera umanità, entrerà nel nuovo millennio incapace di leggere o di scrivere. L’analfabetismo è una condanna che si sconta tutta la vita. un aumento del 10 per cento delle iscrizioni femminili alle elementari ridurrebbe la mortalità infantile di oltre il 4 per mille. Piccoli schiavi:250 milioni i bambini fra i 5 e i 14 anni che lavorano nei paesi in via di sviluppo, dei quali 120 a tempo pieno. Di questi 153 milioni sono in Asia, 80 milioni in Africa, quasi 18 in America latina. 44 milioni in India, 12 milioni in Nigeria. 8 milioni in Pakistan, 7 milioni in Brasile. Esistono paesi come il Nepal il 60 per cento. Il 68 per cento dei minori è impiegato in condizioni pericolose o insalubri, come l’edilizia e il lavoro in miniera, anche per 15 ore al giorno. Ridotta in schiavitù. Giocattoli sessuali. In Tailandia il mercato del sesso rappresenta il 14 per cento del prodotto interno lordo - si calcola che siano 800 mila i minori vittime della prostituzione, messi a disposizione dei turisti e dei locali, nei bar a luci rosse di Bangkok In India le piccole prostitute mezzo milione e così pure in Brasile, in PakistanSri Lanka, Nepal, Honduras, Paraguay, Perù, Venezuela . mercato della pornografia, con film, videocassette, foto, riviste pornografiche. su Internet sarebbero 50 mila i siti pedofili, con tre milioni e mezzo di immagini in circolazione nella rete e un giro di affari di 8 mila miliardi.








Segnalato da: elisa garello
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http://regione.toscana.it/dirittiumani/diecianni99.htm

progetti 2005 tra sanità e sviluppo
Burkina Faso Un Centro sanitario contro la mortalità infantile
Le mamme morivano di parto, i bambini soffrivano di malnutrizione grave e si spegnevano per un nonnulla. Seguivamo Omar, un neonato di pochi mesi. La sua mamma era morta durante il parto. Lo nutrivamo con il latte di un’altra donna, e integravamo con quello d’asina. Ma il piccolo era sempre malnutrito. La nonna ce lo portava disperata: gli spuntavano piaghe sul corpicino. Nonostante tutti i nostri sforzi, non siamo riusciti a salvarlo. È morto a 8 mesi. C’era bisogno di un centro sanitario, soprattutto per le cure di emergenza e per salvare i più piccoli dalla denutrizione. I due ospedali di Koudougou e Ouagadougou erano troppo lontani e sovraffollati, mentre in zona non c’erano servizi sanitari per una popolazione di circa 80 mila persone, distribuite su un territorio di 320 chilometri quadrati. la missione dei frati Siamo già riusciti a raccogliere 100 mila euro per l’acquisto del terreno, del pozzo e del gruppo elettrogeno.

Segnalato da: elisa garello
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http://.santantonio.org/messaggero_emi/pagina_articolo.asp?R=Antonio,%20vangelo%20e%20carit%C3%A0&ID=597

Sfruttamento sessuale dei bambini nel turismo a scopo di lucro
Negli ultimi anni, in Burkina Faso si è registrato un aumento dei casi di prostituzione e di sfruttamento sessuale dei bambini a scopo di lucro. In Burkina Faso ci sono delle leggi contro lo sfruttamento sessuale dei bambini e la societá accetta il rapporto sessuale solo tra coniugi. Burkina Faso ha ratificato la Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti del Bambino il 31 agosto 1990 e si è impegnato a proteggere i bambini contro tutte le forme di sfruttamento sessuale ed abuso sessuale.
Rapitori di bambini operano lungo le strade del commercio tradizionale e i bambini sono rapiti anche per essere usati nei campi dei paesi limitrofi come lavoratori a basso costo. Association de Protection et de Sauvegarde de l'enfance en Danger

(Association for the Safeguarding and Protection of Children in Danger)

09 BP 311

Ouagadougou 09, Burkina Faso

Phone: +226 36 25 23

Fax: +226 31 32 28


Segnalato da: elisa garello
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http://child-hood.com/index.php?id=503&type=6&type=6

Che cosa sono le mutilazioni dei genitali femminili?
L’organizzazione mondiale della sanità ha distinto le mutilazioni dei genitali femminili in quattro tipi:

I TIPO: circoncisione resezione del prepuzio clitorideo con o senza l’escissione di parte o dell’intera clitoride.

II TIPO: escissione resezione del prepuzio e della clitoride insieme alla rimozione parziale o totale delle piccole labbra.


III TIPO: infibulazione o circoncisione faraonica la forma di mutilazione genitale tipica dei paesi del Corno d’Africa e consiste nella escissione parziale o totale dei genitali esterni. I due lati della vulva vengono poi cuciti con una sutura o con spine, riducendo in tal modo la dimensione dell’orifizio della vulva e lasciando solo un piccolo passaggio nell’estremità inferiore, per l’emissione del flusso mestruale e dell’urina.

IV TIPO: include varie pratiche di manipolazione degli organi genitali femminili: piercing, pricking, incisione della clitoride e/o delle labbra; allungamento della clitoride e/o delle labbra; cauterizzazione per ustione della clitoride e dei tessuti circostanti; raschiatura dell’orifizio vaginale (angurya cuts) o taglio della vagina (gishiri cuts); introduzione di sostanze corrosive nella vagina per causare sanguinamento oppure immissione di erbe con lo scopo di restringere la vagina.


Segnalato da: elisa garello
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http://dsonline.it/stampa/speciali/burkina_faso/documenti/dettaglio.asp?id_doc=15659

La maledizione di nascere bambina
L'eccidio silenzioso: Storie di infanzia violata - di Stella Pende
A loro non è concesso giocare, studiare, divertirsi. Costrette a sposarsi a nove anni, quando non servono più come madri vengono uccise o torturate. Dall'India alla Cina, dall'Africa al Brasile, venire al mondo femmina spesso è un dramma. Come testimoniano gli ultimi, scioccanti rapporti Unicef.
La stanza è come quella della tortura in un lager. Il tettuccio arrugginito è schiacciato contro il muro schizzato di sangue. Una donna legata da cinghie nere urla. Sta per avere un bambino. Ma quando la testa del neonato appare, il medico affonda una siringa nella fronte e il piccolo scompare. Dopo un attimo il boia lo tira fuori. Ƞmorto. Era una bambina. In Burkina Faso intorno alla capitale Ouagadougou organizzazioni religiose raccolgono le piccole spose che fuggono. I missionari raccontano che di notte camminano centinaia di chilometri. Durante il giorno stanno nascoste sugli alberi: «Le ho viste arrivare curve dalla fatica. Non avevano più la pianta dei piedi» racconta suor Felicia delle religiose di San Francesco, e aggiunge anche che è tale il terrore di fuggire un marito obbligato che nessuno le ferma. «Nascita, matrimonio e morte sono i tre eventi principali della vita. Solo il matrimonio è una scelta. Ma per loro diventa un obbligo. Qualche volta mortale»: Così i cinesi ammazzano le loro figlie. Lasciandole sospese e impietrite tra la vita e la morte. Solo perché sono femmine. Figlie di un dio minore. le figlie femmine anche in Pakistan e in Bangladesh sono torturate soprattutto dalla famiglia. Ai figli maschi va il cibo migliore, alle femmine le briciole. Anche da neonate. Anche se sopravvivono le bambine mangeranno dopo i bambini. Come le mogli dopo i mariti. In India la crescita è ritardata del 79 per cento nelle femmine e del 43 per cento nei maschi. I bambini studiano, le bambine faticano. E quando sono sfinite, ammalate, nessuno pensa a loro. Anzi. Alle piccole femmine non è permesso di cedere. Se lo fanno, la malattia diventa la conferma della debolezza, il marchio dell'inferiorità. La prova che possono morire. Il matrimonio forzato è infatti un altro dei crimini che le figlie femmine del mondo devono subire. In Africa centrale, in Iraq, in Cina, nell'Honduras dell'America centrale.Il matrimonio precoce è visto come un regalo economico per la famiglia. Una figlia bella, giovanissima e vergine è la più alta merce di scambio. Ma alle bambine spose si ruba l'infanzia, l'innocenza, il gioco.Una bambina afghana non può studiare. Non può uscire da sola, non può guardare la vita perché è obbligata a portare una grata viola davanti agli occhi.imparare e studiare è impedito a milioni di piccole donne nel mondo. una bambina che sta per compiere 9 anni schiava del chador. "Una donna monca", che, come tutte le bambine iraniane, oggi non può scappare al suo fato e alla sua religione». Schiave del chador e schiave dei padri. Una lettera sola risponde a tutte loro. L'ha scritta Tichiin, bambina salvata dall'orrore di un bordello thailandese. La pubblicherà Gallimard in un libro intitolato Lettere da una bambina invecchiata. «Non avete visto il cielo perché un uomo cattivo ce lo ha strappato tutte le notti e tutti i giorni insieme alla nostra pelle. Non abbiamo incontrato più il sorriso perché potevamo vedere solo le nostre lacrime. Sentire le nostre urla di paura. Non abbiamo giocato perché per noi il gioco era l'inferno. Ma oggi so che siete al caldo. Che ridete forte! Perché appena arrivate in Paradiso siete potute tornare bambine».


Segnalato da: elisa garello
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http://alessiaguidi.provocation.net/diritti/bambine.htm

Prima pagina «Special»Batjocura pe seama mortii unui copil
Articolo su scomparsa di un minore in tenera età, trovato morto per cause ancora da accertare dopo più di un anno di attesa.
L'insegnante può scegliere di farlo leggere in classe e far seguire una discussione.

Segnalato da: elisa garello
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http://www.jurnalul.ro/articol.php?=490

»Problematiche giovanili
Aids e giovani: un’allarmante mancanza di conoscenze secondo un nuovo rapporto ONU. Aspetti psicologici dei disturbi alimentari. Babygang: anche in Italia? Bande giovanili e violenza negli adolescenti. Il malessere giovanile. Gruppi minorili devianti e profilo di personalità dei leader. Violenza, un legame con i videogiochi.


Segnalato da: elisa garello
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http://www.regione.fvg.it/TutoreMinori/asp/argomentiinteresse/internet/accessibile/particolare.asp?id=187


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